NAPOLI – A Casamicciola si scava ancora nel fango alla ricerca dei quattro dispersi: vigili del fuoco e volontari lavorano anche a mani nude con la speranza, anche remota, di ritrovarli ancora vivi. Tra essi Gianluca Monti e Valentina Castagna, i genitori dei 3 fratellini già rinvenuti morti che potrebbero ritrovarsi al di sotto del solaio crollato per la forza dell’acqua. Finora le vittime accertate sono 8: Eleonora Sirabella, 31 anni; Francesco, Maria Teresa e Michele Monti rispettivamente di 11, 16 e 6 anni; Maurizio Scotto di Minico di 32 anni con la moglie Giovanna Mazzella di 30 anni e il figlio GiovanGiuseppe di appena 22 giorni; Nikolinka Gancheva Blangova di 58 anni. Sono invece 5 le persone rimaste ferite e oltre 200 gli sfollati. Intanto si attende un apposito decreto aiuti da parte del Governo nel CdM di domani per le famiglie ischitane.
Aperta l’inchiesta
Nessun indagato, almeno per ora, nell’inchiesta sugli allarmi inascoltati lanciato dall’ex sindaco di Casamicciola quattro giorni prima del disastro mediante una pec inviata alle autorità competenti. Nel documento si evincerebbe la sua preoccupazione in merito alla situazione divenuta estremamente rischiosa per gli abitati del luogo causa le abbondanti piogge di quelle ore. Il ministro della Protezione civile e del Mare, Nello Musumeci ha sottolineato come non sia mai stato “innamorato dei condoni edilizi e la mia azione – ha aggiunto – è sempre stata e sarà coerente con questa mia convinzione. L’abusivismo edilizio è una pandemia politica che ha contagiato tutte le aree della nazione negli ultimi 50 anni. E le responsabilità vanno ricercate a ogni livello. Quella che adesso serve è una normativa speciale, ad hoc, che rimetta ordine nella materia’”
Abusivismo
Musumeci ha poi precisato in merito al condono inserito nel decreto Morandi: “Non mi iscrivo al partito trasversale della polemica, quando ancora si scava per il recupero dei dispersi – ha detto – Tuttavia, non credo si possa legare in modo diretto e immediato la tragedia di Ischia a una singola legge o a un solo episodio parlamentare. La verità è che, condono o no, alcune di quelle case non avrebbero dovuto mai essere costruite sull’Isola. Per cogliere le responsabilità dobbiamo prendere in esame un arco di più anni: inclusi gli ultimi, naturalmente”. Poi un riferimento a Conte sull’abusivismo edilizio ha specificato: “Sono contento che abbia finalmente apprezzato il disvalore dello sciacallaggio politico. Quanto al l’istituto del silenzio-assenso, grazie a cui centinaia di autorizzazioni sono state date a case abusive, posso solo dire che non mi pare, in questi casi specifici, lo strumento più adatto alla tutela dell’interesse pubblico”.