ROMA (LaPresse) – “L’Air Force Renzi ha volato 88 volte, quasi sempre con pochissimi passeggeri a bordo e, soprattutto non si è mai ripagato da solo”. È quanto ha affermato, in una nota, Francesco Silvestri, componente M5S della Commissione Affari costituzionali della Camera. “Quando ci si ostina a prendere in giro i cittadini, prima o poi, arriva qualcuno che si prende la briga di mettere in fila i fatti per quello che sono davvero. Il MoVimento è stato il primo a raccontare la verità sull’Airbus di Renzi, denunciando l’assoluta inutilità di un mezzo che sarebbe costato 150 milioni di euro. Una spesa assurda e fuori mercato, che siamo riusciti a bloccare per tempo. Sapevamo che si trattava di una follia e le notizie riportate dalla stampa oggi non fanno che rafforzare la nostra convinzione. Parliamo di un velivolo dai consumi di carburante elevatissimi“.
“Utilizzato da una media di 23 passeggeri alla volta e spesso per coprire tratte così brevi da poter essere affrontate con mezzi decisamente meno impegnativi”
“Più che un aereo per i viaggi a lungo raggio, come ha tentato di spiegare Renzi, l’Airbus340 ha funzionato come un costosissimo taxi per pochi. Su 47 voli di cui si conoscono i dati, 37 sono decollati o atterrati con non più di 20 persone a bordo (25 di questi addirittura con non più di 10), e in un caso con 1 unico passeggero: Angelino Alfano, di ritorno da Bruxelles a Roma. Insomma, se il piano di Renzi era quello di “ripagare l’aereo” facendo sborsare i soldi del biglietto agli ‘imprenditori’, la matematica lo smentisce clamorosamente. Se pure non avesse dimestichezza con i numeri, non è difficile capire che far volare semivuoto un giocattolo che arriva a consumare, in volo, migliaia di euro l’ora, non è affatto un buon affare. Almeno non per i cittadini italiani”, conclude Silvestri.