MILANO (LaPresse) – Francia. Il responsabile dell’attacco di Trappes, vicino Parigi, “aveva problemi psichiatrici importanti”. Era schedato nell’archivio FSPRT per la prevenzione della radicalizzazione terroristica. E “noto per fatti di apologia del terrorismo”. Ma “oggi abbiamo a che fare più con un aspetto squilibrato che impegnato”. Così il ministro dell’Interno francese, Gerard Collomb, parlando a Trappes.
La dinamica dell’aggressione a Trappes
Il ministro si è recato proprio a Trappes per fare il punto della situazione dopo l’attacco compiuto stamattina con un coltello. In cui l’assalitore ha ucciso la madre e la sorella. E ha ferito gravemente una terza persona. Prima di essere ucciso a sua volta dalla polizia. “I poliziotti sono stati chiamati alle 9.30 per una lite in strada. Quando sono arrivati hanno visto una persona che giaceva a terra”. Lo ha riferito Collomb.
Francia, identificato l’assalitore: aveva problemi psichici
L’assalitore è stato identificato come Kamel Salhi, nato nel 1982. Era sia schedato nell’archivio S sia nel FSPRT. Si tratta in entrambi casi di archivi dell’anti-terrorismo. Il primo, creato negli anni ’60, serviva in origine a sorvegliare gli spostamenti di spie e diplomatici dei Paesi dell’est. Mentre oggi è riservato a chi costituisce una potenziale minaccia alla sicurezza nazionale, a islamisti radicali, militanti di estrema sinistra e ultradestra e hooligan.
Il secondo, invece, cioè quello citato dal ministro Collomb, è stato creato a marzo del 2015, raccoglie le persone individuate come radicali religiosi in grado di attentare alla sicurezza dello Stato. E mira alla prevenzione della radicalizzazione di carattere terroristico.