PARIGI – Un maxi taglio delle tasse per i francesi il prossimo anno. La sforbiciata dovrebbe arrivare l’anno prossimo. Ad annunciarlo è stato il presidente Emmanuel Macron. L’obiettivo della manovra finanziaria sarà quello di dare un nuovo impulso all’economia e, soprattutto, creare posti di lavoro. Un’operazione che prevede, nel 2019, un taglio da 24,8 miliardi di euro. Questo comporterà un aumento del deficit pubblico francese da 2,6 a 2,8 % (comunque entro il 3%), ma che si basa su una previsione di crescita stimata intorno all’1,7%.
Taglio sulle famiglie per 6 miliardi
Andando ad analizzare il taglio stimato, sulle famiglie le tasse saranno ridotte di 6 miliardi di euro. Quelle alle aziende francesi, invece, di 18,8 miliardi. A rendere note le cifre della manovra voluta da Macron sono stati i ministri al Bilancio Gérald Darmanin e alle Finanze Bruno Le Maire.
Per finanziare il taglio delle tasse il deficit fisiologicamente aumenterà, ma per il presidente francese si tratta della riduzione più consistente degli ultimi dieci anni (nonostante l’aumento del prezzo del carburante).
Di Maio: l’Italia come la Francia
L’annuncio del taglio delle tasse francese ha riscosso consensi pure dal governo italiano. “Siamo un Paese sovrano esattamente come la Francia. I soldi ci sono e si possono finalmente spendere a favore dei cittadini. In Italia come in Francia”, ha twittato il vicepremier e ministro del Lavoro Luigi Di Maio. A parlare anche il capogruppo al Senato dei 5 Stelle Stefano Patuanelli il quale sostiene che, dal governo Monti in poi, le manovre finanziarie hanno fatto aumentare il debito pubblico di circa 300 miliardi di euro. Per il pentastellato, per questo motivo c’è la necessità di una “manovra popolare”.
Francia e Italia però sono diverse: il rapporto tra deficit e Pil, per esempio, da noi è al 133%. I ‘cugini’ invece raggiungono quota 97.