PARIGI – Macron incassa un altro duro colpo. Il presidente della Francia nella notte ha dovuto accettare le dimissioni del ministro dell’Interni Gerard Collomb, consegnate ieri sera. In attesa di nominare un sostituto, Emmanuel Macron ha per il momento affidato l’incarico ad interim al premier Edouard Philippe.
Francia, Macron perde pezzi
L’addio di Collomb arriva pochi mesi dopo quello di Nicolas Hulot, ex ministro dell’Ambente, uomo fidato del governo francese. Anche Collomb era stato tra i primi sostenitori di Macron, ma già negli ultimi tempi non aveva più potuto nascondere le sue perplessità circa le posizioni politiche del primo ministro. Di recente aveva ad esempio parlato di “mancanza di umiltà” nell’amministrazione Macron. In un’intervista esclusiva al quotidiano francese Le Figaro, Collomb ritiene che il suo “contratto è finito“, e che ora può dedicarsi completamente a Lione. L’ormai ex ministro a metà settembre aveva infatti già annunciato di volersi candidare a Lione, città di cui è già stato sindaco dal 2001 al 2017, nelle elezioni municipali del 2020. Collomb afferma di aver fatto “tante cose” al ministero dell’Interno. Ma ora, aggiunge, “non voglio che la mia futura candidatura possa turbare” il funzionamento del dicastero più importante di Francia“.
Le critiche a Macron
Gerard Collomb negli ultimi tempi non si era risparmiato feroci critiche verso l’atteggiamento politico di Macron, la più velenosa delle quali non fu per niente gradita dal presidente. Commentando pubblicamente il forte calo di popolarità di Macron nei sondaggi, Collomb aveva sferrato un duro attacco al governo. “In greco c’è una parola, ‘hubris’ ed è la maledizione degli dei quando, a un certo punto, diventi troppo sicuro di te e pensi di poter vincere sempre“, disse. Macron, come c’era da aspettarsi, non gradì. Da allora, nonostante i tentativi di recuperare il rapporto tra i due, è a poco a poco calato il gelo, fino all’odierno addio di Collomb.
