Francia: rimpasto di governo dopo che Macron ha perso la maggioranza assoluta

In foto Emmanuel Macron (AP Photo/Lewis Joly)

PARIGI – È attesa intorno alle 17 in Francia la riunione del nuovo Consiglio dei ministri, frutto del rimpasto deciso da Emmanuel Macron a seguito delle elezioni legislative che gli hanno tolto la maggioranza assoluta in Parlamento. L’ultimo rimpasto di governo giunge sei settimane dopo la nomina a premier di Elisabeth Borne da parte di Macron, all’inizio del secondo mandato del presidente. Un rimpasto obbligato visto che 3 dei 15 ministri di Macron non sono stati rieletti in Parlamento alle ultime legislative ed è stato dunque necessario sostituirli. Christophe Bechu è il nuovo ministro dell’Ambiente e Francois Braun è il nuovo responsabile della Salute. Herve Berville diventa invece segretario di Stato per il mare. E Damien Abad, ministro delle Politiche per i disabili indagato per tentata aggressione sessuale e cattiva condotta sessuale, è stato sostituito da Jean-Christophe Combe, ex direttore generale della Croce Rossa francese.

Accuse di cattiva condotta sessuale contro Abad sono emerse pochi giorni dopo che Borne, unica donna nella storia francese ad essere stata nominata premier, ha annunciato il suo nuovo governo il 22 maggio a seguito della rielezione di Macron alla presidenza ad aprile. Le accuse sono state particolarmente imbarazzanti per la neo-premier e per il presidente, che affermano entrambi di essere difensori dei diritti delle donne e hanno promesso “tolleranza zero” contro le molestie. Due donne hanno affermato che Abad le aveva aggredite più di 10 anni fa, lui ha fermamente smentito le accuse e ha affermato che si tratta di accuse impossibili data la sua disabilità, che colpisce articolazioni e muscoli. Macron e la sua alleanza ‘Insieme!’ hanno vinto il maggior numero di seggi all’Assemblea nazionale nelle elezioni del mese scorso, ma al blocco presidenziale mancano 44 seggi rispetto alla soglia della maggioranza assoluta. Il governo dunque ha ancora la capacità di governare, ma solo negoziando con i parlamentari di altre forze politiche. Per evitare lo stallo, il partito Renaissance e gli alleati di Macron potrebbero tentare di negoziare caso per caso con i parlamentari del centrosinistra e del partito conservatore.

LaPresse

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