NAPOLI (Francesco Foco) – Venti di guerra in Fratelli d’Italia proprio nel giorno del tentativo di rilancio. Dopo la batosta elettorale di settembre e con le Politiche che incombono, è un segnale che tiene in tensione Giorgia Meloni, attentissima alle vicende di un territorio che stenta a decollare a dispetto dei sondaggi che regalano alla fiamma tricolore il primato in classifica. Non solo nel centrodestra, ma di tutta la politica.
E’ da Napoli che i meloniani hanno provato a reagire. E’ la prima manifestazione con pretese dalle elezioni. “La Destra a Napoli, onorando la sua fortissima tradizione storica, intende tornare protagonista, una forza attrattiva capace di rendersi interprete della nuova mission del Partito di Giorgia Meloni”, ha spiegato Sergio Rastrelli, coordinatore cittadino di FdI Napoli nel corso dell’incontro, sul tema ‘Nostalgia del Futuro’. Rastrelli ha provato a fare le cose in grande stile. Una bella sala del centralissimo Hotel Mediterraneo, ospiti di spessore. Dal parlamentare e presidente della direzione nazionale di FdI Edmondo Cirelli a Fabrizio Tatarella dell’omonima fondazione. E Vincenzo Sofo, europarlamentare meloniano e presidente della Consulta del Mediterraneo. Uno che con il sovranismo ha dimestichezza, visto che è sposato con Marion Marechal, nipote di Marine Le Pen. C’è stato tempo anche per il saluto del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
Ma proprio ieri è arrivato un attacco frontale da un altro big di FdI, il sindaco di Palma Campania Nello Donnarumma. Il pretesto per lanciare un messaggio sono le elezioni in Città Metropolitana, dove i meloniani hanno eletto un solo consigliere. “Senza la candidatura di Luigi Albano Fdi non avrebbe ottenuto nemmeno un seggio e sarebbe rimasta l’unica forza del centrodestra fuori da palazzo Matteotti. Il nostro sforzo elettorale è stato decisivo per limitare i danni ad un partito che, in controtendenza al dato nazionale e solo a Napoli, decresce ed è cenerentola della coalizione”. Parole che non passeranno inosservate a Roma. Aggiunge poi Donnarumma: “Bisogna ripartire dallo spirito di sacrificio e dalla pluralità di pensiero ed azione per restituire credibilità ad un progetto che deve rappresentare le istanze di tutti coloro che si riconoscono nella destra italiana”. Non sfuggirà a chi di politica se ne intende, che tra un anno ci sono le elezioni Politiche. Il fuoco amico, fino a quel momento, sarà all’ordine del giorno. Rastrelli durante il convegno ha provato a dare delle direttive politiche precise: “E’ necessario organizzare una forza politica aperta al confronto con il mondo del lavoro, i ceti produttivi e le categorie professionali, e che sia pronta alla sfida di governo, anche mediante l’apertura del proprio raggio di azione a nuove e diverse sensibilità politiche. Fratelli d’Italia, attraverso un forte rafforzamento anche culturale della destra, tornerà a proporsi al centro del dibattito politico, e a farsi interprete di un innovativo “conservatorismo nazionale”, caratterizzato da una assoluta affidabilità istituzionale e da una forte coerenza programmatica”.
Un tentativo di ricucitura anche con le altre forze del centrodestra o, in realtà, una presa di distanza? Lega e Forza Italia governano con Mario Draghi, FdI no. In Città Metropolitana di Napoli si sono presentate divise, perdendo clamorosamente. Di sicuro Giorgia Meloni in Campania ha il problema di un partito che non gira come a livello nazionale. A Caserta, ad esempio, il partito ha eletto solo due consiglieri. Un mese fa distribuito diverse deleghe con il nulla osta di Giovanna Petrenga e Alfonso Piscitelli. Ma il partito è ancora commissariato da Marco Cerreto. Ieri a Napoli Rastrelli ha provato a rilanciare ma un sindaco ha attaccato. L’avvicendamento in consiglio regionale tra Marco Nonno e Carmela Rescigno lascia ancora strascichi. Lei interverrà o lascerà passare? Lo dirà il tempo.
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