MILANO – Il Regno Unito ha ‘riaperto’ e migliaia di giovani si sono riversati nelle discoteche per festeggiare la fine di quasi tutte le restrizioni legate al Covid-19: via le mascherine, basta distanziamento sociale, largo alla folla. Ma nello stesso giorno, l’entusiasmo dei nottambuli stride con i numeri dei contagi spinti dalla variante Delta, con l’isolamento del premier Boris Johnson e del ministro della Salute Sajid Javid, e con gli Usa che alzano al massimo il livello di rischio e invitano a “evitare i viaggi” nel Regno Unito (o, se è proprio inevitabile, a essere “completamente vaccinati prima di partire”, anche se chiunque “potrebbe essere a rischio di contrarre e trasmettere varianti”).
Johnson ha parlato al Paese in videoconferenza, nel suo primo giorno di isolamento dopo essere entrato in contatto con il ministro della Salute e ha ribadito che “è il momento giusto” per allentare le regole: “Se non apriamo ora, affronteremo condizioni ancora più dure nei mesi più freddi, quando il virus ha un vantaggio naturale”.
Secondo il conservatore, “arriva un momento, con così tante persone vaccinate, in cui le restrizioni non evitano più ospedalizzazioni e decessi, ma semplicemente rinviano l’inevitabile”. E a proposito dei disagi legati alle centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori in isolamento per contatti con positivi, ha annunciato che un limitato numero di lavoratori essenziali, completamente vaccinati, potrà evitare l’isolamento usando in alternativa i test.
In pratica, quei lavoratori essenziali potranno usare il ‘programma pilota’ che inizialmente Downing Street aveva fatto sapere sarebbe stato applicato anche per Johnson e il cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, dopo i contatti con Javid. L’immediata ondata di critiche ha poi spinto al dietrofront, con relativo annuncio di quarantena.
Nel frattempo, resta alta la preoccupazione di molti esperti, mentre i contagi hanno numeri che non si vedevano da gennaio. La variante Delta li ha spinti a oltre 50mila al giorno, mentre i morti sono relativamente pochi grazie all’alto tasso di vaccinazione (il 68,3% degli adulti ha avuto due dosi), ma sono comunque passati da meno di 10 a oltre 40 al giorno.
Anche a livello globale, l’Organizzazione mondiale della sanità ha segnalato che, dopo un periodo di calo, la Delta accelera i contagi. Tanto che Paesi come Olanda e Israele hanno dovuto fare marcia indietro sull’allentamento e imporre nuove restrizioni. Il premier olandese Mark Rutte, ha chiesto ai cittadini di tornare al telelavoro.
In tutto questo, in Francia, che ha previsto vaccinazioni obbligatorie per alcune categorie e il pass per accedere a locali e servizi, domenica 100mila persone hanno manifestato contro il governo. Mentre i casi aumentano anche qui, e con essi la preoccupazione per la pressione su ospedali ed economia, un’ondata di condanne si è riversata sui dimostranti: tra la folla, stelle di David e cartelli che rimandavano all’Olocausto, in un paragone che ha fatto inorridire sopravvissuti alla Shoah, cittadini, organizzazioni e molti politici.(LaPresse/AP)