PERUGIA – A poco più di un mese dal voto per il rinnovo del consiglio regionale umbro, il ministro della Cultura Dario Franceschini prova a corteggiare i 5 Stelle. L’intesa dovebbe riguardare non solo l’accordo di governo, ma anche le elezioni regionali, a partire dall’Umbria, che torna alle urne il 27 ottobre. “Se lavoreremo bene, potremo presentarci insieme già alle regionali. E’ difficile, ma dobbiamo provarci. Per battere questa destra ne vale la pena”, ha detto l’esponente del Pd. “Basta Salvini a cancellare l’odio con i pentastellati? Era ed è una motivazione più che sufficiente”, spiega motivando l’avvicinamento con gli ex rivali pentastellati.
La crisi del Pd in Umbria
In realtà più che gioco di squadra contro un nemico comune il Pd cerca di uscire dalle sabbie mobili dopo lo scandalo dem del Palazzo di governo umbro. Le elezioni anticipate in Umbria sono legate alle dimissioni dell’ormai ex presidente Catiuscia Marini, del Pd, legate alle indagini sui concorsi all’ospedale di Perugia. Secondo la procura le gare sarebbero state pilotate da esponenti locali del Partito democratico. L’alleanza contro le destre era stata proposta anche dai dem locali, prima che l’accordo Zingaretti-Di Maio prendesse forma.
Salvini: “Vanno a casa e l’Umbria cambia”
Sul fronte opposto il leader della Lega Salvini si dice convinto del successo alle urne. “Quello del 27 ottobre in Umbria sarà un voto di legittima difesa per liberare finalmente la Regione”, ha detto a Spello, con la candidata presidente del centro destra Donatella Tesei. “Si metteranno d’accordo anche in Umbria mi chiedono tutti? Ma magari… tanto il 27 ottobre la sinistra va a casa e l’Umbria cambia. C’è una sinistra che ha fallito e bisogna cambiare una terra splendida mal governata da decenni”, ha detto della possibile alleanza tra pd e M5S.
