SAVIANO – Crolla una palazzina: una intera famiglia sotto alle macerie. Saviano ieri mattina si è svegliata così. Lampeggianti delle ambulanze, vigili del fuoco a scavare a mani nude e sollevare piloni in cemento. In via Tappia l’edificio è collassato, spiegano carabinieri e polizia. Esplosa una bombola di gas. Sventrato un palazzo a due piani nella zona della Masseria Carlone. L’esplosione al secondo piano. Al primo c’è una famiglia di cinque persone (marito, moglie e tre bambini). Il bilancio. Il papà Antonio Zotto, 40 anni, estratto vivo insieme al figlio Gennaro di 2 anni. Autilia di 4 anni e il fratellino Giuseppe di 6 anni sono morti.
Nel primo pomeriggio i carabinieri riescono a estrarre il cadavere di Vincenza Spadafora, 41 anni, individuato qualche ora prima. Madre dei bambini. I familiari hanno riconosciuto la madre dei piccoli e non la nonna, come era parso, mentre era ancora incastrata sotto le macerie.
Nella notte appena trascorsa è stato recuperato pure il corpo di Autilia Ambrosino, 79 anni (madre di Zotto). Intanto il piccolo di due anni è stato trasportato all’ospedale Santobono. Ha un femore fratturato, la prognosi non è riservata. Il padre è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Caldarelli. In via Tappia per l’intero pomeriggio hanno lavorato carabinieri, polizia, vigili del fuoco e il procuratore della Repubblica di Nola Marco Del Gaudio.
La 79enne abita al piano superiore, il secondo, e qui sarebbe avvenuta l’esplosione per una bombola di gas gpl. Sul posto insieme ai militari sono intervenuti il commissariato di Nola e il Reparto Mobile, con una Volante di Acerra. Ore e ore a scavare, quasi l’intera giornata di ieri. Anche a mani nude. Ma alla fine da sotto le macerie – dopo i primi due estratti vivi, padre e figlio – sono spuntati tre cadaveri, quelli di due bambini e della mamma, morti nel crollo dello stabile. Una forte deflagrazione, raccontano i testimoni. Ha sventrato il fabbricato e provocato la rottura di vetri ed infissi. Pochi minuti dopo le sette del mattino. Il crollo ha devastato una intera famiglia.
Intanto si continua a scavare tra le macerie per cercare la nonna, Autilia Ambrosino. I vigili del fuoco si sono concentrati nel tardo pomeriggio per proseguire le ricerche dell’ultima persona dispersa nel crollo della palazzina. Da un primo sopralluogo sarebbero due le famiglie, che vivono in abitazioni adiacenti a quella crollata, che in via precauzionale potrebbero lasciare le loro case.
Questo soprattutto a causa della forte deflagrazione, che ha causato la rottura di vetri ed infissi. Sono tuttora in corso verifiche tecniche dei pompieri sugli stabili adiacenti. Mentre l’edificio dove è avvenuta l’esplosione è venuto giù in pochi secondo: ha collassato, per usare parole dei vigili del fuoco. Intanto, anche per garantire la sicurezza, il prefetto Michele di Bari ha assicurato che ci sarà nell’area una vigilanza costante delle forze dell’ordine, per evitare episodi di sciacallaggio.
Un’estate da dimenticare tra crolli e incidenti
Negli ultimi giorni è successo di tutto. In provincia, come a Napoli. Qui in vico della Pace è venuto giù un solaio, uccidendo tre uomini. Nel cuore di Forcella.
A perdere la vita sotto alle macerie il 31 agosto tre bengalesi Afsar Afsar, 60 anni, Kazi Altaf, 43 anni e Bapari Babul, 48 anni. Prima ricoverati nel centro Grandi Ustionati dell’ospedale Antonio Cardarelli e deceduti per le ferite riportate. C’è stato anche un corteo dei commercianti a Forcella, in segno di vicinanza. Una manifestazione degli esercenti e degli abitanti nel centro storico, per ricordare i nomi e i volti delle tre vittime.
Le foto sono state affisse sulle saracinesche nei vicoli dei Decumani. Un’altra tragedia consumata in pochi minuti. Che ricorda anche in parte la caduta di un vaso da un balcone nei vicoli ai Quartieri Spagnoli, che ha colpito alla testa una turista di Padova, mentre passeggiava con il fidanzato. Chiara Jaconis deceduta in pochi minuti durante i soccorsi.
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