NAPOLI – Una notte di ordinario controllo del territorio si è trasformata in un inseguimento ad alta tensione tra le strade del quartiere Fuorigrotta, culminato con l’arresto di un giovanissimo e la fuga dei suoi complici. L’episodio, che riaccende i riflettori sul dilagante fenomeno dei furti di motoveicoli in città, si è consumato nella tarda serata di ieri, mercoledì 17 dicembre 2025, in via Terracina.
Tutto ha inizio quando una pattuglia del Commissariato San Paolo, impegnata in un servizio di perlustrazione, nota una scena tanto sospetta quanto tristemente comune. Tre giovani, a bordo di due scooter, procedono in modo anomalo. Uno dei veicoli, con a bordo due individui, sta spingendo un secondo motociclo sul quale siede un terzo ragazzo. È la classica tecnica della “spinta”, un modus operandi consolidato utilizzato dai malviventi per asportare i mezzi senza dover forzare l’accensione sul posto, minimizzando rumore e tempi di azione.
Lo sguardo attento degli agenti non lascia spazio a dubbi. Non appena la volante si avvicina per un controllo, il terzetto capisce di essere stato scoperto. È l’inizio di una fuga disperata. Con una mossa repentina, i due sullo scooter “motore” accelerano bruscamente, abbandonando il complice e lasciando cadere a terra il motociclo appena rubato. Il rumore metallico della carena sull’asfalto freddo lacera il silenzio della notte.
La reazione dei poliziotti è immediata e coordinata. Mentre una parte della squadra si ferma per mettere in sicurezza il veicolo abbandonato, scatta l’inseguimento. Il ragazzo rimasto solo, un 16enne napoletano, tenta una breve ma vana resistenza, cercando di dileguarsi a piedi. La sua corsa, però, dura poco. Grazie anche al tempestivo intervento di rinforzo di una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, il giovane viene raggiunto, bloccato e immobilizzato dopo poche decine di metri. I suoi due complici, invece, sfruttando la conoscenza del dedalo di strade circostanti e il vantaggio iniziale, riescono a far perdere le proprie tracce, svanendo nel buio.
Condotto presso gli uffici del Commissariato, il 16enne è stato sottoposto ai rilievi di rito. Parallelamente, gli accertamenti sul motociclo recuperato hanno confermato i sospetti: il veicolo risultava rubato pochissimi minuti prima, a breve distanza dal luogo del fermo. Il legittimo proprietario, ancora ignaro del furto subito, è stato contattato e ha potuto riavere indietro il suo mezzo, non senza esprimere gratitudine e sollievo per la brillante operazione di polizia.
Al termine delle formalità, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente per i minorenni, il 16enne è stato dichiarato in stato di arresto. Pesanti le accuse a suo carico: furto aggravato in concorso e resistenza a Pubblico Ufficiale. L’episodio conferma l’allarme sicurezza nel quartiere e l’impegno costante delle Forze dell’Ordine nel contrastare una piaga criminale che continua a colpire duramente i cittadini. Le indagini proseguono ora per identificare i due fuggitivi.






















