ROMA – Questa mattina alle 6, orario previsto per i funerali di Fabrizio Piscitelli, al cimitero del Flaminio non sin è presentato nessuno. Moglie e figlia di ‘Diabolik’, invece, erano invece a Tor Vergata per il riconoscimento della salma.
E così è stata rispettata la volontà della vedova che ha chiesto a familiari, amici e tifosi laziali di non presentarsi questa mattina alle 6 alle esequie del marito. La decisione è stata presa in aperta contestazione con il questore di Roma, Caruso, che ha voluto i funerali del capo ultrà laziale ‘Irriducibili’ in forma strettamente privata per questioni di ordine pubblico.Corazza aveva anche spiegato di non aver ancora riconosciuto il corpo del marito, atto indispensabile per la tumulazione
Alle 6 del mattino
Alle prime luci di questa mattina al cimitero completamente deserto, è arrivata solo una donna con un mazzo di rose rosa in mano: “Sono qui per rendere rispetto a Fabrizio Piscitelli anche se non sono una tifosa della Lazio – ha detto – Nessuno merita di morire così”.
L’incertezza
Dopo aver accertato che ai funerali non si sarebbe presentato nessuno, la polizia ha deciso di recarsi verso altri siti ‘sensibil’ come il circolo degli Irriducibili, il parco degli acquedotti e Tor Vergata. “Poi la famiglia deciderà cosa fare – ha detto un dirigente della polizia – so che vogliono cremarlo e qui c’è l’unico crematorio della città”.
Il ricorso al Tar
La moglie di Diabolik, Rita Corazza, aveva fatto ricorso al Tar per chiedere la ‘sospensiva d’urgenza’ del divieto del questore, poi respinta. Per cui ha deciso di non essere presente ai funerali. E la figlia Giorgia ha reso noto su Facebook la decisione: “Noi non ci saremo!”. E la coniuge della vittima ha aggiunto: “Alla luce della decisione del Tar ribadisco che tutta la famiglia di Fabrizio non si presenterà al funerale. Ad oggi non ho neanche fatto il riconoscimento della salma di mio marito. Chiedo a tutte le persone che gli volevano bene e intendevano dargli l’ultimo saluto di non presentarsi all’alba al cimitero Flaminio. Solo così possiamo rendergli giustizia e stringerci insieme in un unico dolore”. Ad annunciare battaglia è anche la sorella Anna: “Procederemo per tutte le vie legali possibili, compresa la Corte di Strasburgo. Faremo tutto quello che di legale è possibile fare”.
La spiegazione del questore
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Non è certo mia intenzione “interferire con la funzione religiosa, né di voler negare questo momento ai suoi familiari – ha etto Caruso. – L’obiettivo della mia ordinanza è quello di evitare che si verifichino dei delicati problemi di ordine pubblico”.
Le indagini
Gli inquirenti, intanto, coordinati dalla Dda, proseguono nelle indagini riascoltando il guardaspalle e autista cubano che da circa una settimana accompagnava Piscitelli. “Io non so niente, arrestatemi pure – ha detto agli investigatori della Mobile diretti di Luigi Silipo” . Si indaga sui legami di Diabolik con la famiglia Casamonica presente alla cerimonia di nozze della figlia Giorgia lo scorso 27 luglio all’Ara Coeli.