AVERSA – La città si trova al centro di uno scandalo che coinvolge funzionari, dirigenti e impiegati del Comune, accusati di frode nel timbrare il cartellino. Il provvedimento giudiziario, proroga d’indagine, è stato notificato da alcuni impiegati dell’ufficio Personale, ex Gabinetto del sindaco Golia, ufficio Servizio al cittadino, e ufficio Tecnico, gettando luce su una pratica illecita che sembra essere perdurata nel tempo. L’indagine, avviata durante la consiliatura del sindaco Golia, ha portato a galla un presunto sistema di furbetti del cartellino all’interno del Palazzo di piazza Municipio. I funzionari e i dipendenti pubblici, incaricati di servire la collettività, sembrano essere stati incastrati dalle telecamere di sicurezza installate all’interno degli uffici. Dalle immagini visionate dagli inquirenti, emergono chiaramente situazioni sospette: impiegati che timbrano i badge in entrata o in uscita, non solo per sé stessi ma, in alcuni casi, anche per colleghi assenti. Questo comportamento sleale e fraudolento non è passato inosservato agli occhi vigili delle telecamere, che hanno registrato minuziosamente ogni movimento sospetto. La vicenda è giunta all’attenzione degli inquirenti che, al visionare attentamente le prove fornite dalle telecamere, hanno immediatamente relazionato alla procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli Nord. La reazione del magistrato non si è fatta attendere, emanando un provvedimento giudiziario nei confronti di alcuni dipendenti comunali coinvolti nel presunto scandalo del furbetto del cartellino. Si tratta di un colpo di scena che ha scosso la tranquillità degli uffici del Palazzo di piazza Municipio. La fiducia della cittadinanza nei confronti delle istituzioni rischia di essere erosa da comportamenti scorretti che ledono non solo l’immagine del Comune ma anche la fiducia nella correttezza delle istituzioni pubbliche. Non si esclude che la commissione prefettizia potrebbe prendere eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti. La trasparenza e l’integrità sono valori fondamentali che devono essere difesi nelle istituzioni pubbliche, e il Comune di Aversa si impegna a fare chiarezza su questa vicenda per ristabilire la fiducia dei cittadini. Resta da vedere come questa situazione si evolverà e quali saranno le conseguenze per coloro che sono coinvolti in questo spiacevole episodio di frode al cartellino. Gli impiegati comunali coinvolti nell’indagine della procura restano innocenti fino a prova contraria.
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