ROMA – Il weekend del G20 si avvicina e l’imperativo è che non sono ammessi errori nella gestione di un evento che vede l’Italia sotto gli occhi del mondo. La questura sta lavorando di concerto con il Viminale e l’intelligence per evitare qualunque intoppo nella gestione del vertice che il 30 e il 31 ottobre porterà a Roma 20 capi di Stato e di governo. Le riunioni e i tavoli tecnici si susseguono da giorni e, fino all’ultimo, ci saranno aggiustamenti per garantire la massima efficienza delle misure di sicurezza.
Diecimila gli agenti delle forze dell’ordine messi in campo: circa 5mila al lavoro nella prima giornata del G20 e altrettante domenica, per la giornata conclusiva. All’Eur, intorno alla ‘Nuvola’ di Fuksas – che ospiterà il vertice dei capi di Stato e di governo – e il Palazzo dei Congressi – dove sarà allestito il Media Center – sarà creata un’area ‘off limits’ attiva già da giovedì 29 e operativa fino a domenica. All’interno delle strutture, gli accessi saranno presidiati per consentire l’ingresso solo delle autorità e agli operatori accreditati. Il resto dell’area sarà interdetta al traffico per assicurare la sicurezza dei ‘Grandi 20’. Saranno incrementate le misure di sorveglianza e dello spazio aereo, con l’utilizzo del sistema anti-drone. Tutta la zona sarà presidiata da tiratori scelti, unità cinofile e artificieri che bonificheranno le strade e trasformeranno il quartiere in una bolla di massima sicurezza.
Vietate le manifestazioni a ridosso dell’area del summit, ma non nel resto della città: svariate le iniziative che, sfruttando il G20 come lente di ingrandimento, sono state organizzate in vari punti della Capitale. Venerdì 29, dalle 10 alle 11.30, in piazza Vittorio, gli attivisti di Oxfam, Emergengy e Amnesty International, membri della Peoples’ Vaccine Alliance, realizzeranno un flash-mob. Al centro, la denuncia della disuguaglianza di accesso a vaccini, cure e trattamenti per il Covid, a fronte dei profitti delle aziende farmaceutiche. Per sabato 30, dalle 15 alle 18, il movimento ambientalista internazionale ‘Fridays for future’ ha indetto un corteo con partenza da piazzale Ostiense. Il centro sociale ‘Acrobax’ ha invece organizzato il ‘Climate camp’ dal 28 ottobre all’1 novembre (sebbene già da oggi si siano appostati davanti alla ‘Nuvola’ dove, riferiscono, sono stati fermati dalla polizia per uno striscione contro il G20). Sempre sabato, alle 14.30, a San Giovanni è previsto un sit-in contro il governo Draghi organizzato da Rifondazione Comunista. Alle 15 di sabato scenderà in piazza anche il movimento studentesco di ‘Rete degli Studenti Medi’ che andrà a confluire nella mobilitazione nazionale – promossa da un larghissimo arco di forze, insieme ai sindacati e una delegazione di lavoratori della Gkn e della Whirlpool – che da Ostiense arriverà a Bocca della Verità.
Da oggi fino al 1 novembre, come annunciato dall’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato, sarà operativo il piano di protezione sanitaria per il G20 con “postazioni di soccorso fisse e ambulanze dedicate all’evento” e “mezzi e personale in assetto Nbcr” ovvero “nucleare-biologico-chimico-radiologico e una tenda da decontaminazione”. Saranno allestiti “tre centri-tampone” – all’interno della ‘Nuvola’, del Palazzo dei Congressi e del Centro accrediti – con l’impiego straordinario di “mezzi di soccorso, automediche, mezzi in biocontenimento e personale sanitario aggiuntivo” per tutta la durata del vertice “per consentire lo svolgimento in sicurezza dell’evento senza limitazioni nella gestione ordinaria dell’emergenza sanitaria”.
di Giusi Brega