VENEZIA – “L’accordo trovato a Venezia sulla tassazione internazionale è destinato a lasciare il segno. Credo non fosse scontato. Archiviamo qui a Venezia una giornata davvero straordinaria”. E’ quanto ha detto il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, al termine dei lavori del G20 di Venezia, riferendosi all’intesa raggiunta sulla tassazione delle multinazionali. “Non ho mai visto una sessione concludersi con un applauso liberatorio, oggi è stato così. Questo ha dato l’idea che tra i partecipanti vi fosse la sensazione di trovarsi in un momento particolare. Si ricorderà in futuro che questo accordo è stato siglato a Venezia e sotto la presidenza italiana”.
“È vero che tra i 7 Paesi che non hanno sottoscritto accordo ce ne sono 3 europei. Cominceremo a lavorare con loro già lunedì prossimo all’Eurogruppo, al quale parteciperà anche Yellen”. “Non stiamo imponendo – ha ribadito Gentiloni – un’armonizzazione a tutti paesi del mondo, non c’è una decisione dell’Ocse o del G20 e continuerà a esserci competizione. Quello che cerchiamo con questa soglia minima del 15% è di evitare che sia talmente al ribasso da sconfinare talvolta in concorrenza sleale. Una diminuzione delle tasse che pagano le grandi multinazionali francamente non accettabile”.
Quanto alla possibilità di convincere i paesi Ue contrari alla global minimum tax, il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha spiegato: “Dai contatti che ho avuto con alcuni di questi Paesi devo dire che questa possibilità c’è, nel dialogo e rispetto reciproco”. Gentiloni ha poi chiarito, a margine del G20 dell’Economia di Venezia, che “per quanto riguarda l’Unione europea il messaggio che vogliamo dare ai Paesi che non hanno firmato” l’intesa sulla tassazione unica “non è non vi preoccupate facciamo anche senza di voi, ma la porta è aperta e lavoreremo nelle prossime settimane affinché ci sia un’adesione”.
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