Gambizzato in strada a Ferragosto, fermato uno dei presunti ‘pistoleri’

Giuseppe De Mari

POZZUOLI – I militari della Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pozzuoli hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di Giuseppe De Mari, accusato di di detenzione e porto illegale di arma, aggravati dal metodo mafioso. Il provvedimento a carico del 24enne è stato emesso nell’ambito dell’indagine relativa al ferimento di un giovane di Pozzuoli, alle 3 del mattino del 14 agosto scorso, mentre si trovava alla guida della sua autovettura, venne avvicinato da una moto con a bordo due persone una delle quali aveva esploso al suo indirizzo alcuni colpi di arma da fuoco.

Le indagini

Secondo quanto risulta ai militari dell’Arma, a partecipare al raid sarebbe stato anche l’indagato, ritenuto vicino al clan Longobardi-Beneduce, cosca egemone sul territorio di Pozzuoli. Le indagini sono consistite, tra l’altro, nell’esame delle persone informate sui fatti e nell’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza esistenti nelle zone dove si sono verificati gli eventi che hanno portato al ferimento di Giuseppe Razzano, 27enne colpito alle gambe dai proiettili esplosi all’esterno dell’ex complesso ‘Damiani’. Ai carabinieri intervenuti al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, la vittima non seppe fornire elementi utili all’individuazione di chi fece fuoco. Nonostante ciò, i militari dell’Arma sono riusciti lo stesso a mettersi sulle tracce di Giuseppe De Mari, destinatario del provvedimento di fermo.

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