MILANO – “Un decreto che raddoppi l’intensità del credito d’imposta si può fare domattina, lo può fare questo governo ed è il modo per evitare che molte aziende chiudano, credo ci sia un consenso largo in Parlamento, e accanto a questa misura anche il disaccoppiamento fra energie fossili e rinnovabili in termini di costi può essere fatto accelerando prima delle elezioni”. Lo afferma il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, parlando a Tg2 Post in collegamento dalla Festa dell’Unità di Modena ed elencando la ‘sua’ ricetta contro il caro energia.
“È una priorità perché mette in ginocchio economia e famiglie e serve un intervento forte da subito – ha detto Letta – secondo noi fatto di raddoppio del credito imposta per le imprese energivore al 50% e per le altre dal 15 al 20% legato alle spese di questo periodo”. “Serve disaccoppiare la produzione energia fossile dai costi di quelle rinnovabili come spiegato bene da Draghi a Rimini – ha concluso Letta -. Le rinnovabili costerebbero molto meno. Terzo: un piano di risparmio energetico e quarto un intervento sociale sulle bollette per rendere più agevole a famiglie in difficoltà reggere l’impatto del caro energia. Tutto questo accanto al tetto europeo al prezzo del gas su cui si sono espressi tutti i partiti”.(LaPresse)