ROMA – Il governo prepara un piano per settembre per l’utilizzo moderato del gas con relative riduzioni della temperatura sia in abitazioni private che in edifici pubblici con implemento delle energie rinnovabili. “La riduzione di gas, 5 miliardi – ha spiegato il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani – sarà compensata da nuove rinnovabili e da misure di risparmio molto leggere, soprattutto di tipo termico”.
I costi
Il ministro della Transizione energetica, Cingolani, ha spiegato che le linee guida del piano prevedono la “riduzione di 1 grado della temperatura nelle abitazioni private, negli uffici pubblici e taglio di 1 ora nella durata di esercizio degli impianti”. Ovvero “massimo 19 gradi in inverno e non meno di 27 in estate”. Il governo sta lavorando a degli accorgimenti che, in caso di situazioni di estrema urgenza dell’approvvigionamento energetico già ad inizio del mese di settembre “potrebbe anche essere accompagnato da un passaggio del premier Draghi in Parlamento per riferire in Aula”.
Lo scenario
Qualora il costo del gasi si mantenesse su una media di 205 euro al Mwh “questa misura potrebbe portare ad un risparmio di 2,5 miliardi di metri cubi di gas”. La situazione attuale prevede da parte dell’Italia la necessità di sostituire ben “30 miliardi di gas provenienti dalla Russia”. Venticinque miliardi deriverebbero dagli accordi già stipulati con altri Paesi come nel caso dell’Africa. Ma il piano prevede anche la capacità dell’Italia di stoccare gas per l’utilizzo in caso di emergenza durante il prossimo inverno. Ad oggi lo stoccaggio è par i al 75% ma si guarda al possibile 90% ad autunno.