Una delle principali cause del riscaldamento globale è l’eccessiva emissione nell’atmosfera dei gas cosiddetti ‘serra’, vale a dire quel gruppo di gas (denominati in questo modo perché responsabili, appunto, dell’effetto serra sul Pianeta), che, una volta rilasciati, trattengono parte del calore re-irradiato dalla Terra in seguito all’irraggiamento solare.
Ne esistono svariati, ma i più diffusi sono il vapore acqueo, l’anidride carbonica, il metano, il protossido di azoto e il gruppo dei clorofluorocarburi. Questi gas così dannosi per il nostro Pianeta sono causati da una serie di attività, tutte umane: la maggior parte di colpa è della produzione di energia, che si stima sia responsabile, da sola, di oltre il 70% dei gas. A seguire l’agricoltura, la gestione dei rifiuti, la produzione di cemento e, infine, l’industria chimica. L’obiettivo, chiesto a gran voce dagli ambientalisti di tutto il mondo, è quello di ridurre drasticamente la percentuale di emissioni di questi gas nell’atmosfera. Il mondo della scienza parla chiaro: non ci sono alternative per la salvezza della Terra.
Ma, oltre a sperare che i grandi leader del mondo ascoltino l’sos lanciato dagli esperti e dagli attivisti, cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, per contribuire ad abbassare il livello di emissioni di gas nell’atmosfera? Parte del cambiamento possiamo essere anche noi. Cambiando, innanzitutto, le abitudini più dannose che caratterizzano la nostra routine.
La prima, più banale, è veramente facile da mettere in pratica: eliminare dalla nostra casa le bombolette spray.
Ogni volta che diamo una spruzzata, oltre al prodotto liberiamo nell’aria anche una nube di particelle inquinanti, i cosiddetti composti organici volatili, vale a dire quei composti chimici che rendono possibile appunto l’effetto spray. Una spruzzatina di deodorante o di lacca può sembrare una cosa da niente, il problema è che il nostro gesto quotidiano, se moltiplicato per miliardi di volte, si traduce in milioni di tonnellate di COV che vengono dispersi nell’ambiente. Una buona abitudine dunque è quella di sostituire, laddove possibile, tutti i prodotti spray con altri non spray. Via quindi dai nostri mobili deodoranti spray, repellenti per insetti (al loro posto possiamo usare tanti rimedi naturali altrettanto efficaci), profumatori per l’ambiente, e quant’altro.
La seconda abitudine che tutti dovremmo adottare è quella di rinunciare, quando ne abbiamo la possibilità, ai mezzi di trasporto privati: se tutti ci spostassimo in bicicletta o in monopattino elettrico, o ancora utilizzassimo i mezzi di trasporto pubblico ridurremmo di molto il livello di inquinamento delle nostre città, contribuendo a ripulire l’aria e ad abbassare il livello di emissioni inquinanti.
Ma la lotta contro i gas serra si combatte anche a tavola. Come? Riducendo gli sprechi. Cucinare solo il necessario e azzerare le possibilità di gettare nella pattumiera del cibo avanzato che nessuno consuma. Non solo perché è un gran peccato buttare via gli alimenti, ma anche e soprattutto perché, come abbiamo visto, anche le operazioni di smaltimento dei rifiuti costano molto al Pianeta in termini di emissioni.
Il cambiamento comincia dal basso: il primo passo è iniziare a pensare e, quindi, ad agire in maniera ‘green’.