ROMA (LaPresse) – “Sono anni che diciamo che le missioni militari nel Mediterraneo vanno riviste per capirne l’esatta funzione. Nella scorsa legislatura è stata proprio Forza Italia a puntare l’indice sulla missione EunavFor Med-Sophia. Rilevando il fatto che il mancato passaggio alla terza fase, l’operatività nelle acque e nei proti libici, avrebbe fatto permanere in circolazione navi”. Navi “probabilmente usate per trasportare clandestini. Ciò si continua a verificare puntualmente. Al di là, quindi, delle prove di forza in corso attualmente nei porti italiani, c’è una filosofia complessiva da rivedere. Benissimo bloccare le Ong, come Forza Italia per prima chiese. Ma se non c’è un chiarimento su tutto ciò che naviga nel Mediterraneo e sulla vigilanza sulla frontiera marittima europea, non si va da nessuna parte. Occorre un intervento a 360 gradi ed occorre un chiarimento anche sulle rispettive competenze”.
“Non vogliamo che a far festa siano i trafficanti di persone”
“Il Viminale ha parlato chiaro, ma vorremmo capire le reali intenzioni del Ministero della Difesa e di quello delle Infrastrutture. La Guardia Costiera, anche nel passato, fu veicolo di direttive che noi contestavamo. Non vorremmo, insomma, che quella confusione si riproponesse con la conseguenza che a far festa saranno i trafficanti di persone che, in un modo o nell’altro, trovano il modo di rendere fruttuosa la loro criminale attività. Dobbiamo bloccare una volta per tutte l’ingresso di clandestini in Italia e in Europa. E quanto si sta verificando dimostra che c’è ancora molto da fare e che l’unico punto fermo che è stato sin qui rinvenuto, è il trattato di amicizia Italo-Libico, sottoscritto, guarda caso, nel 2008 da Silvio Berlusconi. Da lì si deve ricominciare per bloccare le partenze e per sviluppare iniziative utili sul territorio africano”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (FI).