Gaza (Striscia di Gaza), 15 mag. (LaPresse/AFP) – Una neonata palestinese di 8 mesi è morta nella Striscia di Gaza a causa di inalazione di gas lacrimogeni durante le proteste di ieri alla frontiera tra l’enclave e Israele, in cui sono morti altri 58 palestinesi, in gran parte per gli spari dei cecchini israeliani. Lo ha fatto sapere il ministero della Salute di Gaza, identificando la bambina come Leila al-Ghandour. Non è chiaro quanto la famiglia della piccola fosse vicina alla barriera di separazione alla frontiera de facto. Almeno cinque luoghi di protesta sono stati istituiti da quando sono iniziate le proteste della Marcia del grande ritorno, il 30 marzo scorso, in gran parte con zone di prima linea e aree più arretrate per le famiglie. Le proteste di lunedì sono coincise con l’inaugurazione dell’ambasciata degli Stati Uniti a Gerusalemme, che ha esacerbato ulteriormente la rabbia dei palestinesi che rivendicano la parte est della città come loro futura capitale. Ieri oltre 2mila persone sono state ferite e tra i morti ci sono almeno sette bambini e ragazzini sotto i 18 anni. Oggi sono attese nuove manifestazioni.