Generali, Caltagirone-Del Vecchio aggiornano il patto. Ok Ivass su Cattolica

Il board di Generali si arrocca ancora di più in difesa del suo ceo Philippe Donnet.

Gabriele Galateri di Genola, Presidente di Assicurazioni Generali (Foto Piero Cruciatti / LaPresse)

MILANO – Il board di Generali si arrocca ancora di più in difesa del suo ceo Philippe Donnet. Il comitato nomine del Leone al termine di una riunione informale ha stabilito che se verrà presentata una lista da parte dello stesso cda – una best practice di stampo anglosassone inserita tra le modifiche allo statuto – per il rinnovo del board in scadenza ad aprile, sarà proprio Donnet il capitano di ventura.

Una conferma rispetto a quanto già stabilito dalla riunione informale dei consiglieri non esecutivi di Generali dello scorso 14 settembre. I consiglieri non esecutivi “a maggioranza” avevano espresso “apprezzamento per il lavoro svolto e i risultati conseguiti da Philippe Donnet, accogliendo favorevolmente tale disponibilità in vista, nel caso in cui il Consiglio uscente proceda alla presentazione di una lista per il rinnovo del Consiglio, di una sua inclusione nella citata lista con il ruolo di amministratore delegato anche per il prossimo mandato”. Un passaggio formale in vista del prossimo appuntamento del 27 settembre, quando il cda di Generali si riunirà per avviare l’iter di messa a punto della propria lista.

Nei giorni scorsi i due grandi soci privati Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio hanno reso pubblico un patto di consultazione, che scadrà all’indomani dell’assemblea chiamata a nominare il nuovo cda. Su richiesta della Consob gli azionisti hanno aggiornato le informazioni relative al patto, in particolare dopo che Caltagirone si è portato sopra quota 6%. Il Patto vincola così l’11,068% del capitale delle Generali. I pattisti hanno dovuto specificare anche che in caso di altre adesioni non si arrivi alla soglia dell’Opa e che eventuali futuri acquisti confluiranno nel medesimo patto.

La frattura resta comunque aperta. E’ innegabile che la coppia Caltagirone-Del Vecchio abbia voluto lanciare un segnale di contrarietà al nome di Donnet. Un ‘no’ che lascia aperti diversi scenari. Tra questi la presentazione di due – se non tre – liste per il rinnovo del board, una rilasciata dallo stesso cda appoggiata dal primo socio Mediobanca (al 13%), una dai pattisti (con oltre l’11% del capitale) – e infine una dagli indipendenti di Assogestioni.

Intanto, quasi a prova del buon operato di Donnet, per Generali arriva una conferma importante, seppure rappresentata da un via libera formale. L’Ivass ha rilasciato l’autorizzazione preventiva all’acquisizione di una partecipazione di controllo in Cattolica. Non solo, il Leone ha ricevuto il via libera dalle autorità competenti all’acquisizione del controllo indiretto di Cattre e Vera Financial. Per quanto riguarda Cattolica il Leone dovrà aspettare l’ok della Consob per inviare l’offerta al cda della compagnia veronese che dovrà valutarne la congruità. Si aprirà poi l’Opa, indicativamente tra fine settembre e inizio ottobre.

di Francesca Conti

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