ROMA (LaPresse) – Autostrade per l’Italia “ha studiato diverse possibili soluzioni” per la ricostruzione del ponte di Genova. Che però il dl urgenze non prevede di affidare alla stessa Aspi.
I tempi ‘assicurati’ da Autostrade per l’Italia
Giovanni Castellucci, ad di Autostrade, ha spiegato in audizione a Montecitorio, che i suoi tecnici hanno comunque vagliato diverse ipotesi. Che vanno da “quella con i tempi più accelerati, di circa 9 mesi, per la demolizione e la ricostruzione”, al cosiddetto “progetto Piano”, firmato dall’architetto e senatore a vita, che invece prenderebbe “circa 15-16 mesi”. Castellucci ha sottolineato che le sue “non sono promesse, ma impegni sui quali noi riteniamo di poterci impegnare contrattualmente”.
Le tesi di Castellucci e la decisione del governo
“Non è intenzione del nostro gruppo aggravare la situazione a Genova”, ma Autostrade per l’Italia si riserva di esaminare il decreto che si occupa della ricostruzione del Ponte Morandi “nella sua versione finale”. Lo ha detto Giovanni Castellucci, ad di Autostrade per l’Italia, in audizione davanti alle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, nell’ambito dell’esame del decreto urgenze, che si occupa proprio della situazione a Genova dopo il crollo del Ponte Morandi.
I deputati hanno domandato a Castellucci se l’azienda ha intenzione di ricorrere su alcune norme previste dal decreto. Il manager ha sottolineato che la decisione finale spetterà al Consiglio di amministrazione di Aspi.