ROMA (LaPresse) – Complici una gestione mediatica finita nell’occhio del ciclone e una conferenza stampa nella quale non si è assunta le sue responsabilità, Autostrade per l’Italia e la famiglia Benetton finiscono al centro di una bufera social e non solo.
La campagna di ‘disobbedienza civile’ contro Benetton
Beppe Grillo ha annunciato il lancio di una “campagna di disobbedienza civile” che lo vedrà “come testimonial” in prima linea. “Noi, i nostri padri, i nostri nonni abbiamo pagato le autostrade — ha scritto sul suo blog —. Il loro costo è stato ammortizzato da anni. In Inghilterra e in Germania sono gratuite. In quei Paesi, i cittadini, in modo legittimo, le usano senza pagare due volte. Le hanno già finanziate, sono roba loro. In Italia le autostrade sono state regalate ai concessionari come Benetton. Che guadagnano miliardi di euro senza nessun rischio né investimenti di capitale”.
Da Beppe Grillo al Centro Don Lorenzo Milani
Intanto rimbalza online, su facebook, su twitter e sui blog la campagna “Boicottiamo Benetton”. L’iniziativa è attribuita al Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana di Bologna che accusa: “Da 20 anni un privato, cioè la famiglia Benetton, incassa montagne di miliardi lucrando su di un bene comune – come sono le autostrade pagate con i soldi dei cittadini italiani -. Anche a discapito della manutenzione e sviluppo della rete autostradale”.
L’invito al boicottaggio
“Siamo nauseati da quanto sta emergendo in seguito alla strage stra-annunciata di Genova – si legge tra l’altro – siamo stanchi di essere munti. E di essere presi in giro da ‘politici corrotti’ e complici di gruppi di affaristi senza scrupoli. Il senso di impotenza è grande ma possiamo colpire gli interessi dei capitalisti senza scrupoli boicottandone le attività. Perciò il Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana, sede di Bologna, propone il boicottaggio delle proprietà Benetton. A cominciare dalle autostrade e dai negozi. Invitiamo associazioni, simpatizzanti, amici ad aderire al boicottaggio, a darne diffusione, a promuoverne la realizzazione, ognuno come ritiene più opportuno”.
Il pranzo di Ferragosto in casa Benetton e le macerie di Genova
Il fotomontaggio dove è possibile osservare il ponte Morandi spezzato sormontato dalla scritta ‘United Colors of Benetton’ si è diffuso velocemente. E sempre sui social network è montata l’indignazione per un pranzo con decine di ospiti nella casa di Giuliana Benetton a Cortina, a Ferragosto, quando sotto il ponte Morandi si scavava nelle macerie.