Genova, rabbia contro i funerali di Stato: molte famiglie dicono ‘no’

C'è la rabbia, il dolore per la scomparsa e anche una collera malcelata contro "le passerelle dei politici"

ROMA (LaPresse) – Genova, rabbia contro i funerali di Stato: molte famiglie dicono ‘no’. C’è la rabbia, il dolore per la scomparsa e anche una collera malcelata contro “le passerelle dei politici”. Mentre Genova si prepara, domani, a celebrare i funerali di Stato per le vittime del crollo del Ponte Morandi, 17 famiglie hanno decise per le esequie in forma privata, non senza risentimento.

Genova, la rabbia del papà di Giovanni Battiloro

Uno dei primi ad esternare disappunto è stato il padre di Giovanni Battiloro, Roberto, uno dei quattro ragazzi morti di Torre del Greco. “Mio figlio – ha scritto sui social – non diventerà un numero nell’elenco dei morti causati dalle inadempienze italiane”. I funerali dei giovani si terranno oggi alle 17.30.

I ‘no’ anche dei familiari di tre vittime di Pinerolo

Gli altri ‘no’ sono arrivati anche dalla famiglia di tre vittime di Pinerolo, nel Torinese. Privata sarà anche la cerimonia di Elisa Bozzo, 34enne di Busalla (Genova) e di Francesco Bello, 41 anni, di Serrà Riccò, sempre nel Genovese. Lontano dalle telecamere anche la cerimonia per la morte di Alessandro Robotti e la moglie Giovanna Bottaro, 50 e 43 anni, di Arquata Scrivia, nell’Alessandrino. Hanno fatto a meno della presenza dei politici anche Stella Boccia, 24 anni, e il peruviano Carlos Jesus Erazo Trujillo, 27 anni, i due fidanzati della provincia di Arezzo. Solo familiari anche per i funerali di Stella Boccia, 23enne nata a Somma Vesuviana (Napoli). Per le altre vittime la decisione verrà presa nella prossime ore.

Domani l’Italia si fermerà alle 11 per onorare le vittime della tragedia

Intanto domani alle 11 l’Italia si fermerà per onorare le vittime della tragedia del ponte Morandi a Genova. Una giornata di lutto nazionale nella quale l’arcivescovo del capoluogo ligure, il cardinale Angelo Bagnasco, celebrerà i funerali nel padiglione Jean Nouvel della Fiera. C’è attesa per l’omelia del porporato che ha parlato di una necessità di “onestà morale” perché “ognuno di noi deve rispondere delle proprie azioni”. Lo stato sarà presente in forze a partire dalle sue massime cariche ovvero il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e i presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Casellati. Come in questi giorni tutti i vertici del governo saranno presenti alle esequie nella città così duramente colpita. “Noi ci saremo, non lasciamo sola Genova”, ha assicurato il premier Giuseppe Conte.

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