Genova, indagati vertici Spea e capo manutenzione Aspi. Toninelli: “Gravissimo”

Il filone d’inchiesta sui cinque viadotti che nasce dalle indagini sul crollo del Ponte Morandi, e che coinvolge sia Autostrade per l’Italia sia la controllata Spea, sta prendendo una piega che insieme mi preoccupa e mi fa arrabbiare.

Foto Davide Anastasi/LaPresse

MILANO – “Il filone d’inchiesta sui cinque viadotti che nasce dalle indagini sul crollo del Ponte Morandi, e che coinvolge sia Autostrade per l’Italia sia la controllata Spea, sta prendendo una piega che insieme mi preoccupa e mi fa arrabbiare. Dobbiamo naturalmente lasciar lavorare i magistrati in serenità, ma se le ipotesi accusatorie fossero confermate, saremmo di fronte a uno scenario gravissimo”. Lo scrive il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, su Facebook. “Ho deciso di cambiare alla radice lo stato di cose che l’inchiesta fotografa – aggiunge -. Sono ripresi i controlli effettivi sulla sicurezza delle autostrade, lo dimostrano le prove di carico sulla A24 che vi abbiamo raccontato. Dunque si inizia a valutare nel merito la sorveglianza e i calcoli sulla stabilità effettuati dai concessionari”.

L’avvertimento

“Non mi fido più solo delle carte, come è avvenuto per troppo tempo”. Purtroppo, prosegue il responsabile del Mit, “questa inchiesta sembra confermare che il mio non è mai stato allarmismo, ma una decisiva presa di coscienza. Coscienza sulle lacune nel sistema dei controlli, lacune che ho ereditato e che stiamo colmando. Stiamo lavorando per evitare un’altra Genova. La strada è quella giusta, e più mi attaccano, ovviamente sempre e solo a livello personale, più mi convincono che la nostra rivoluzione è in atto”, conclude Toninelli.

LaPresse

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