Milano – “Verranno presi provvedimenti speciali dopo il crollo di ponte Morandi. Stiamo analizzando la situazione e in settimana inizieremo a parlarne”. Il segnale da parte del governo arriva dal sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi, che margine della presentazione del Salone Nautico a Milano, è tornato sul crollo del viadotto sul torrente Polcevera.
A breve risposte concrete
“Più che una legge speciale – ha chiarito Rixi – si potrebbe anche pensare di inserire in una legge attuale una norma esclusiva per Genova, per fare in modo che ci siano ancora meno tempi morti”. Anche i tempi dovrebbero essere brevi. “Prima della finanziaria – assicura Rixi – speriamo entro la metà di questo mese di essere in grado di dare risposte concrete”. Anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha affrontato il tema della ricostruzione del ponte Morandi e della ripresa di Genova. “Ci aiuterebbe un provvedimento speciale” da parte del governo “per accorciare i tempi – ha detto – ma credo che ce la faremmo anche da soli“.
Toti: “Autostrade unico interlocutore per la ricostruzione”
“Tutti i provvedimenti urgenti che il governo volesse prendere sarebbero d’aiuto – ha specificato Toti – ma credo” che un nuovo ponte “si possa fare anche in legislazione ordinaria“. Quanto alla società che dovrà realizzare l’infrastruttura, Toti non ha dubbi. Nel piano di abbattimento e ricostruzione del viadotto “al momento Autostrade per l’Italia (controllata da Atlantia) resta un interlocutore in quanto concessionario di quel ponte, cosi’ come e’ concessionario di gran parte della rete del Paese”. Non ci sono infatti alternative “a un cantiere aperto e pagato da Autostrade perché gli spetta, non solo moralmente ma anche giuridicamente. E’ l’unico interlocutore possibile in questo momento – aggiunge Toti – perché il ponte deve essere costruito da un consorzio di imprese che veda certamente la mano pubblica di Cdp” che controlla Fincantieri per il 70%.
Ipotesi di un consorzio convince il sottosegretario
Rixi parla di un’Ati (Associazione temporanea di imprese) “in cui ci saranno anche Fincantieri e altri, probabilmente anche Cdp” a cui sarà affidato l’incarico della ricostruzione. “Si andrà a vedere come sarà organizzato – chiosa – ma la cosa più importante è che si ricostruisca bene e in fretta”.
Circa un mese per la definizione del piano” di abbattimento
La preoccupazione principale adesso è quella di dare una sistemazione stabile alle tante famiglie che abitavano sotto le arcate del viadotto e che hanno dovuto abbandonare le loro case. Per Toti “entro la fine di settembre tutti” gli sfollati “avranno una sistemazione sulla testa”. I tempi sono brevi. “Al momento abbiamo circa 30 giorni per la definizione del piano” di abbattimento del ponte Morandi di Genova “e altrettanti per realizzarlo – assicura Toti.
Fiducioso nelle capacità di ripresa della “Superba” anche il sindaco Marco Bucci
La ferita causata dalla tragedia del 14 agosto “ancora sanguina un po’ – dice – però da questa tragedia noi genovesi vogliamo uscirne con forza e coraggio, con una città migliore di prima e questo, da quello che ho visto in questi giorni, è possibile”.
Genova diventerà “ancora più grande e più bella di com’era prima”
Il Salone Nautico è una grande opportunità” per dimostrare la voglia della città di ripartire. Esclusa, almeno per il momento, invece, l’ipotesi di un restauro del viadotto, scenario che il governatore Toti definisce “poco praticabile”. ”
Abbattimento e ricostruzione siano un segnale di una nuova rinascita per Genova
Stando alle perizie che ci sono arrivate – spiega – sia della Procura che della commissione del Ministero delle Infrastrutture, risulta che il ponte e’ gravemente compromesso e deteriorato in tutte le sue parti. Dire ‘salviamo un pezzo di ponte’ a una città che ha vissuto un grave dolore, penso che sia inopportuno. “Al momento – conclude Toti – tutti i periti ci hanno confermato che c’è ben poco da salvare del ponte Morandi“.