GERMANIA (LaPresse/AFP) – Sale a 18 il numero delle persone ferite negli scontri di ieri durante le manifestazioni contrapposte della sinistra antirazzista e dell’estrema destra xenofoba a Chemnitz, in Germania. Il deputato dell’Spd, Soeren Bartol, su Twitter ha raccontato che il gruppo di cui faceva parte, proveniente da Marburgo, è stato “attaccato dai nazisti” mentre tornava al pullman.
Raddoppia il bilancio dei feriti in Germania
“Tutte le bandiere dell’Spd sono state distrutte e alcune persone sono state attaccate fisicamente”, ha scritto, aggiungendo che la polizia è arrivata velocemente per fermare gli estremisti. La polizia ha riferito di 18 feriti, tra cui tre poliziotti, raddoppiando così il bilancio precedente. Inoltre sono i n corso le indagini su almeno 37 possibili reati, tra cui percosse, danneggiamento di proprietà privata e resistenza a pubblici ufficiali. Per oggi sono in programma nuove manifestazioni, ma di dimensioni minori.
Combattere il razzismo
“Dobbiamo alzarci dai nostri divani e parlare. Tutti dobbiamo mostrare al mondo che noi democratici siamo la maggioranza e i razzisti sono la minoranza. La maggioranza silenziosa deve farsi sentire”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, chiedendo ai concittadini di farsi sentire contro la xenofobia, a seguito dei fatti di Chemnit.
Nella città della Sassonia migliaia di sostenitori dell’ultradestra hanno manifestato contro l’immigrazione, anche dando la caccia e malmenando persone dall’apparente origine straniera. A convocare le proteste il partito di estrema destra xenofobo AfF e il movimento islamofobo Pegida.