MILANO (LaPresse) – Angela Merkel si prepara a un terremoto politico in Baviera. Domenica il Land dell’Oktoberfest andrà alle urne. E, in questa roccaforte storicamente conservatrice, stando ai sondaggi si assisterà al crollo dei partiti della Grosse Koalition che guida il governo federale.
Si prospettano nuovi scenari politici in Germania, la Merkel si prepara
L’Unione cristiano-sociale Csu del ministro dell’Interno Horst Seehofer, che finora ha guidato la regione da sola, perderà probabilmente la maggioranza assoluta. Rendendo un rebus la formazione di un nuovo governo. A sorpresa boom dei Verdi, che secondo il ‘Politbarometer’ della Zdf di giovedì sarebbero secondo partito, dopo la Csu e prima dei socialdemocratici della Spd. Raddoppiando il consenso rispetto alle ultime regionali del 2013.
La Baviera, storica roccaforte conservatrice
La Baviera, fra le regioni più ricche della Germania, a maggioranza cattolica, è storicamente una roccaforte conservatrice. La Csu ha guidato il Land dal 1946, dopo essere stata fondata nel 1945. E l’attuale governatore Markus Soeder ha potuto contare su una maggioranza assoluta. Alleato bavarese della Cdu di Merkel, il partito di Seehofer negli ultimi mesi ha preso posizioni molto dure sull’immigrazione, nella speranza di non vedere erodere il suo elettorato dalla destra xenofoba di Alternativa per la Germania (AfD) e trascinando la cancelliera sull’orlo di una crisi dell’esecutivo. Secondo il sondaggio della Zdf, però, la Csu passerebbe dal 47,7% del 2013 al 34%: sempre primo partito, ma costretto a quel punto a una coalizione.
Secondo i sondaggi, i Verdi potrebbero diventare il secondo partito
Ascesa invece per i Verdi, che diventerebbero secondo partito. La Zdf li dà al 19% (nel 2013 avevano ottenuto l’8,6%), mentre invece la Spd crollerebbe al 12%, dal 20,6% del 2013. A seguire si piazzerebbero Die Freien Wähler (Fw), partito conservatore che governa a livello locale, con il 10%, e pure al 10% l’estrema destra di AfD. Insomma, crollo del blocco conservatore Cdu/Csu e dei socialdemocratici da una parte, e ascesa di Verdi e AfD dall’altra. Dai sondaggi pare che la strategia della Csu di collocarsi più a destra non abbia dunque convinto gli elettori tentati dall’estrema destra. Piuttosto, invece, sembra avere spinto gli elettori più moderati, che credono nei valori cristiani dell’accoglienza, verso una forza in ascesa come i Verdi.
I prossimi appuntamenti cruciali della cancelliera
Un crollo di entrambi gli alleati della GroKo, Csu e Spd, sarebbe un duro colpo per Merkel, che affronterà poi a breve altri due appuntamenti cruciali: le elezioni in Assia il 28 ottobre e il congresso della Cdu a dicembre. Da tempo la Spd si interroga sull’opportunità di rimanere all’interno della legislatura a livello federale e recentemente a ventilare l’ipotesi di un’uscita dei socialdemocratici dalla coalizione è stato sulla Bild Wolfgang Schäuble, presidente del Bundestag: “Se la Spd un giorno non ne potrà più il mondo non crollerà” e “credo che arriveremo ad avere un esecutivo stabile con un governo di minoranza”, ha detto.
Csu-Verdi, alleanza più stabile
Stando ai sondaggi, in Baviera l’alleanza più stabile potrebbe essere quella fra Csu e Verdi, ma in realtà le opzioni aperte sono svariate. A proposito dei ‘Gruenen’, secondo gli analisti è possibile che ci siano troppe distanze con la Csu, e per alcuni politologi non è affatto detto che le dichiarazioni di intenzioni di voto così consistenti per i Verdi si traduca in consensi effettivi alle urne: i Verdi hanno “la tendenza a fare meglio nei sondaggi che ai seggi”, ha detto ad AFP il politologo Oskar Niedermayer.