Berlino (Germania) – La cancelliera tedesca Angela Merkel e la sua coalizione sono arrivati a un accordo sulla nuova assegnazione del capo dei servizi segreti interni, la cui promozione è stata ampiamente criticata. Lo ha annunciato il ministro degli Interni Horst Seehofer.
Nuova funzione non rappresenta promozione in termini di funzioni
Hans-Georg Maassen, 55 anni, che è stato licenziato questa settimana dopo essere stato accusato di collusione con l’estrema destra, sarà nominato rappresentante speciale per la sicurezza interna, ha detto Seehofer.
Incaricato speciale sui temi europei e internazionali
Una volta date le dimissioni martedì scorso, Maassen è stato assegnato a un incarico più importante e meglio retribuito. Era stato il suo dicastero ad anticipare che seguira’ una dichiarazione dello stesso Seehofer “per la messa in pratica dell’intesa raggiunta tra i leader dei tre partiti”. Il caso del presidente del servizio d’intelligence interno BfV – finito nella bufera per i suoi rapporti – sarebbe dunque giunto ad una svolta: sara’, appunto, “incaricato speciale”, e non – come previsto da un primo accordo poi rigettato dai socialdemocratici – sottosegretario agli Interni sulla sicurezza con stipendio maggiorato.
Fino ad oggi il dissidio sul capo degli 007 era finita in un vicolo cieco
Lo scontro nella Grosse Koalition ha ruotato per settimane tutto sul destino di Maassen: la Spd ne aveva chiesto a gran voce il licenziamento da presidente del servizio segreto, la Csu di Seehofer l’aveva strenuamente difeso.
Ancora oggi il ministro aveva dichiarato che Maassen “non sarebbe stato licenziato”. Diversi esponenti di punta tra i socialdemocratici avevano persino chiesto la fine della coalizione di governo.