BERLINO (LaPresse/AFP) – Tre candidati si sfidano per la successione di Angela Merkel alla guida della Cdu, che sarà decisa al congresso del partito cristiano-democratico venerdì 7 dicembre ad Amburgo. Rampa di lancio verso la cancelleria della Germania.
Il post-Merkel, 3 sfidanti
Gli sfidanti sono Annegret Kramp-Karrenbauer, alleata della cancelliera e segretaria generale del partito. Friedrich Merz, che ha lasciato la politica per la finanza oltre 15 anni fa. E Jens Spahn, attuale ministro nel governo federale e il più giovane candidato. A ottobre Merkel ha annunciato che non avrebbe cercato la rielezione come leader della Cdu. Rinunciando a un nuovo mandato alla cancelleria nelle prossime elezioni federali del 2021.
Chi è Annegret Kramp-Karrenbauer
Annegret Kramp-Karrenbauer, detta AKK o anche Mini-Merkel e Merkel-bis, è una fedele alleata della cancelliera, cosa che da un lato è un punto di forza e dall’altro può indebolirla. A 56 anni, è stata la governatrice del Saarland, di cui è originaria, e su iniziativa di Merkel a febbraio è diventata segretaria generale del partito, in pratica la numero 2, in un passo deciso verso la leadership.
L’ala conservatrice della Cdu
Le sue vedute cattoliche si rifanno più all’ala conservatrice della Cdu che all’attenzione alle questioni sociali di Merkel, come l’aborto, i diritti delle persone omosessuali o l’immigrazione. AKK ha criticato in modo aperto e ponderato l’apertura del 2015 all’accoglienza di centinaia di migliaia di richiedenti asilo. Chiede anche politiche di espulsione più dure per le persone le cui domande d’asilo vengono respinte e dei migranti che riportino condanne.
Nella campagna elettorale ha puntato sulla propria esperienza e sui numerosi incarichi elettivi ottenuti a livello locale, a differenza dei due sfidanti Merz e Spahn. Secondo i sondaggi, Kramp-Karrenbauer è la candidata più popolare tra l’elettorato, sebbene non sia chiaro quale effetto ciò possa avere sui 1.001 delegati della Cdu che voteranno venerdì.
Chi è Friedrich Merz
Conservatore della vecchia scuola, Friedrich Merz è l’altro favorito. Avvocato societario, non ha mai perdonato Merkel per aver messo bruscamente fine alla sua carriera politica nel 2002, privandolo della presidenza del gruppo parlamentare al Bundestag. Il 63enne sogna un riscatto, dopo che allora lasciò la politica per lavorare privatamente come legale. Nel 2016 è diventato presidente del consiglio di sorveglianza della filiale tedesca di Blackrock, la maggior società d’investimenti al mondo.
Convinzioni neoliberali
Economicamente neoliberale, Merz è noto per aver detto in passato che la dichiarazione dei redditi dovrebbe essere così ridotta e semplificata da poter essere scritta su un sottobicchiere, frase che gli è valsa il soprannome di ‘Bier Teken’. Ha anche criticato una virata “troppo a sinistra” di Merkel e, rivendicato il suo conservatorismo, ha garantito di poter “dimezzare” i risultati del partito d’estrema destra Alternativa per la Germania (AfD), anche a costo di entrare in terreni minati pur di conquistare l’elettorato perduto.
Le principali proposte
Si è attirato dure critiche quando ha suggerito di restringere il diritto d’asilo, ampiamente garantito dalla Costituzione tedesca in nome del passato nazista. Sarcasmo, invece, hanno scatenato le frasi in cui si è definito appartenente “alla classe media superiore”, aggiungendo poi di guadagnare un milione di euro l’anno. Merz è il favorito delle forze filo-aziendaliste nel partito e ha sottratto sostegno conservatore a Spahn.
Chi è Jens Spahn
Ministro della Salute, il 38enne Spahn con la sua linea dura sull’immigrazione è considerato il candidato “anti Merkel”. La cancelliera lo ha nominato ministro nel suo quarto governo per accontentare l’ala conservatrice della Cdu, ma lui non ha smesso di criticare quella che definisce la linea “socialdemocratica” assunta dal partito.
Ricopre il ruolo di ministro della Salute ed è ostile alla Merkel
Ha affilato ulteriormente il proprio profilo incontrando politici come il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, e l’ambasciatore statunitense a Berlino, Richard Grenell, noto sostenitore del presidente Donald Trump e accanito critico della cancelliera. Molti ritengono che la candidatura di Spahn, nato nella Renania Settentrionale-Vestfalia e omosessuale dichiarato, sia prematura e lo accusano di essere eccessivamente ambizioso. Il Rheinische Post lo ha bollato come “l’impazienza fatta persona”.