SAN PAOLO – L’Arabia Saudita ha sospeso le importazioni di volatili di cinque gruppi agroalimentari brasiliani, citando motivi tecnici. Lo hanno fatto sapere fonti ufficiali a Brasilia. La notizia ha suscitato preoccupazione di rappresaglie saudite contro la decisione del presidente Jair Bolsonaro di trasferire da Tel Aviv a Gerusalemme l’ambasciata brasiliana in Israele. Fonti ufficiali non hanno divulgato né la ragione della sospensione, né quali siano i gruppi colpiti. Secondo la stampa brasiliana tra questi ultimi ci sarebbero il gigante Brf e il gruppo agroalimentare Marfrig. I Paesi arabi sono grandi acquirenti di carne brasiliana, con importazioni stimate a circa un miliardo di dollari l’anno. “L’ambasciata non è ancora stata spostata, si va in fretta”, ha commentato il vice presidente Hamilton Mourao, senza fornire dettagli.
L’associazione brasiliana proteine animali (Abpa) ha ricordato in un comunicato che il Paese conta 58 compagnie certificate per l’esportazione di volatili, di cui 30 che “spediscono effettivamente i loro prodotti”. Secondo il ministero dell’Agricoltura, l’Arabia Saudita ne ha autorizzati 25, “risultato della missione che il regno ha inviato in Brasile nell’ottobre 2018”. Il Brasile ha esportato nel 2017 circa 437mila tonnellate di volatili berso l’Arabia Saudita, ha calcolato il ministero. La ministra, Tereza Cristina, ha organizzato una riunione di crisi con gli industriali martedì sera a Brasilia.