GERUSALEMME – Tensione sulla Spianata delle moschee a Gerusalemme. Scontri fra polizia israeliana e fedeli palestinesi sono scoppiati nel primo giorno della festività musulmana del sacrificio, la Eid al-Adha, che coincideva con la festa religiosa ebraica di Ticha Beav. Gli agenti hanno usato granate stordenti per disperdere i manifestanti, i quali a loro volta hanno lanciato sassi e altri oggetti. La Croce rossa palestinese riferisce di 61 fedeli palestinesi feriti, 15 dei quali ricoverati in ospedale. La polizia fa sapere invece di quattro agenti feriti. Intanto al confine con Gaza un 26enne palestinese ha sparato contro soldati israeliani, che hanno risposto al fuoco uccidendolo.
L’accaduto
La polizia, che controlla l’accesso alla Spianata a Gerusalemme, aveva in un primo momento bloccato l’accesso del sito agli ebrei nel tentativo di allentare la tensione visto che solitamente in occasione della Tisha Beav aumentano le visite di ebrei nazionalisti all’area. I fedeli musulmani però, che a migliaia avevano partecipato alla preghiera nella moschea al-Aqsa, nel centro della Spianata, temevano che agli ebrei sarebbe comunque stato consentito l’ingresso e hanno cominciato a protestare. Sono scoppiati i primi scontri ed è poi tornata la calma. Ma a seguito delle critiche dell’estrema destra israeliana la polizia ha riaperto l’accesso al sito per gli ebrei, scatenando nuove proteste dei palestinesi e nuovi scontri. “Con la nostra anima, con il nostro sangue, ci sacrifichiamo per te Al-Aqsa”, scandivano in arabo i fedeli musulmani. “È la nostra moschea, è la nostra Eid, ma l’esercito è arrivato e ha cominciato a colpire e a lanciare granate stordenti”, ha raccontato ad AFP una fedele 32enne, Assia Abou Snineh.
Le motivazioni
Al cuore del conflitto israelo-palestinese, la Spianata delle moschee si trova a Gerusalemme Est, settore palestinese della città occupato dal 1967 da Israele, che l’ha poi annesso senza il riconoscimento della comunità internazionale. Chiamata ‘Nobile santuario’ dai musulmani e ‘Monte del tempio’ dagli ebrei, la Spianata è il terzo luogo santo dell’islam. Inoltre il sito più sacro degli ebrei perché ritenuto il luogo dei loro due templi. La festività Ticha Beav, letteralmente il 9 (Tisha) del mese di Av nel calendario ebraico, commemora proprio la distruzione dei due templi dai babilonesi nel 587 a.C. e poi dai romani nell’anno 70 d.C.
L’ingresso della Spianata delle moschee è controllato da Israele, mentre l’amministrazione dei luoghi è prerogativa del Waqf, fondazione musulmana sotto controllo giordano. La Giordania, come pure l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), ha denunciato una “aggressione” contro la Spianata da parte delle forze israeliane. “Questo mostra la dimensione religiosa del conflitto”, ha commentato dal canto suo Ismail Haniyeh, il capo di Hamas, che controlla la Striscia di Gaza.
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