“Già indagato per una rapina e frequenta familiari di mafiosi”

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LUSCIANO – Una relazione amorosa finita e il tentativo di riconquistare l’amata: ruota intorno a questo il raid di piombo che si è verificato lo scorso 6 gennaio all’esterno della sala scommesse Time City di via Pasquale Grimaldi. Un agguato che sarebbe stato organizzato da un 17enne, attuale fidanzato della giovane contesa, geloso e infastidito dal tentativo dell’ex di riallacciare i rapporti con lei. E per punire chi aveva ‘osato’ tanto, sarebbe arrivato ad armarsi ed esplodere dei colpi di pistola in sua direzione.

Ma quei proiettili non raggiunsero, ferendola, la vittima designata, bensì un suo amico. Chi, secondo i carabinieri, premette il grilletto fu il 17enne, da un’auto guidata dal 19enne Antonio Losapio.

I due sono stati arrestati e portati in carcere l’altro ieri con l’accusa di detenzione illegale di un’arma, tentato omicidio e minacce. Il giudice Donata Di Sarno del Tribunale di Napoli Nord, nell’analizzare la richiesta di arresto avanzata dalla Procura di Napoli Nord, si è soffermata sulla figura di Losapio. Se ha deciso per lui il carcere, è anche perché non sarebbe nuovo a episodi violenti: è indagato in relazione a una presunta rapina e al porto abusivo di un’arma, condotte di cui si sarebbe reso protagonista insieme a due minori lo scorso ottobre. Inoltre, il giovane frequenterebbe – dice il giudice – soggetti legati, per vincoli familiari, a importanti esponenti del clan dei Casalesi.
Losapio, 19enne, è assistito dall’avvocato Mirella Baldascino e affronterà domani l’interrogatorio di garanzia. Il 17enne, rappresentato dall’avvocato Paolo Caterino, lo ha sostenuto ieri.

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