Giacometto: “Le grandi opere, secondo i 5s, non sono interesse nazionale”

La posizione del Movimento 5 Stelle, secondo il deputato forzista, desta molta preoccupazione

©MAURO SCROBOGNA / LAPRESSE

ROMA (LaPresse) – “Le grandi opere secondo i Cinquestelle? Potrebbero anche non essere “più di interesse nazionale”. E, comunque, i risultati dell’analisi e valutazione dei costi-benefici per la loro realizzazione e per il loro completamento non si avranno prima di settembre prossimo. Ben oltre i termini che erano stati indicati nei giorni della stipula del cosiddetto “contratto” di governo”. Lo afferma, in una nota, Carlo Giacometto, deputato di Forza Italia, in merito al question time presentato dal gruppo azzurro a Montecitorio in Commissione Ambiente.

“La posizione espressa dal sottosegretario del M5S Michele Dell’Orco desta molta preoccupazione. Anche in virtù degli impegni presi, ad esempio, dai Governi italiani con l’Unione Europea e con la Francia. Per quanto riguarda la linea ad Alta Velocità Torino-Lione. Oppure, per ciò che concerne il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo. Progetto, quest’ultimo, che proprio nei giorni scorsi ha fatto registrare una presa di posizione contraria da parte degli esponenti locali del partito del Ministro Toninelli e del sottosegretario Dell’Orco”.

“Nessuna risposta anche – prosegue – sulla mancanza di imparzialità sul tema TAV da parte del Ministro”

Ministro “che fino ad oggi non ha trovato il modo di incontrare il Commissario straordinario della Torino-Lione arch. Paolo Foietta. Mentre, invece, è riuscito a ricevere presso gli uffici del MIT la sedicente “commissione tecnica” composta da consulenti di stretta osservanza NO TAV. E accompagnata per l’occasione dal sindaco di Torino Chiara Appendino. Un atteggiamento che fa il paio, in termini negativi, con le posizioni ondivaghe espresse nei giorni scorsi dal Ministro, stretto fra i toni propagandistici propri della stagione dell’opposizione e il principio di realtà imposto dalla pratica e dalla responsabilità di governo. Confidiamo – conclude – in un deciso cambio di rotta e di atteggiamento nei confronti delle grandi opere, poiché nel programma del centrodestra, condiviso con gli amici della Lega e sostenuto dalla maggioranza relativa degli Italiani, esse sono un elemento fondamentale per garantire nuovo sviluppo economico per i nostri territori”.

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