Il tifone Hagibis continua a fare danni. Il bilancio è già molto negativo e purtroppo, stando alle previsioni, è destinato a salire incredibilmente nei prossimi giorni. In tutto il Giappone, intanto, vanno avanti le operazioni di soccorso nelle regioni centro-orientali dell’arcipelago.
Il bilancio del tifone in Giappone
È stato il canale pubblico Nhk a dare notizia sul numero delle vittime che, al momento, pare abbia raggiunto quota 70. Un bilancio drammatico, dunque, al quale vanno purtroppo aggiunti altri 15 dispersi e quasi 200 feriti. È stato un fine settimana da incubo quello appena trascorso. Sono infatti migliaia le case al buio, e tantissime le zone colpite da allagamenti e inondazioni con il livello dell’acqua capace di raggiungere i primi piani dei palazzi. Il tifone Hagibis, come era nelle previsioni, è stato il più devastante degli ultimi 60 anni. Da Tokyo a Shizuoka fino a Saitama sono stati tantissimi i fiumi che hanno rotto gli argini straripando e travolgendo ogni cosa sul loro cammino.
I danni
In tal senso il ministero delle Infrastrutture ha riferito che almeno 10 sponde di nove fiumi sono crollate domenica scorsa dopo il passaggio del tifone. Tra questi Nella il fiume Tama nel distretto di Setagaya che ha rotto gli argini, allagando diversi quartieri. Esattamente come accaduto a Nagano e Ueda: qui è stato il fiume Chikuma a rompere gli argini inondando ampie sezioni dell’area urbana. L’acqua, come detto, è salita fino ai primi piani delle abitazioni ed è per questo che i residenti sono scappati nel cuore della notte cercando anche rifugio sui tetti. Siamo dunque a circa 70 morti ma, considerando il numero dei dispersi e i vari crolli dovuti alle acque dei fiumi ‘caricate’ dalla forza del tifone, il bilancio potrebbe salire vertiginosamente. E la situazione, già grave, potrebbe diventare così ancor più drammatica.