Giappone, 7 morti per il tifone Jebi

Una nave si è abbattuta su un ponte che collega l'aeroporto di Osaka con la città di Izumisano. Sono 3mila le persone bloccate all'interno dello scalo

LAPRESSE/AFP

TOKYO – E’ di 7 morti il tragico bilancio delle vittime provocate dal tifone Jebi che ha colpito il Giappone. Ci sono anche centinaia di feriti. Jebi, secondo gli esperti nipponici, è il tifone più potente che si sia abbattuto sull’arcipelago giapponese negli ultimi 25 anni.

La conta dei danni

Le forze dell’ordine e i soccorsi sono impegnati nelle operazioni di ripristino dei livelli di sicurezza per quel che concerne l’aeroporto internazionale di Osaka. Nello specifico si sta provvedendo a disincagliare una nave, che ha urtato il ponte di collegamento dello scalo nipponico, il terzo più importante del Paese, con la città di Izumisano. Inoltre il ministero dei Trasporti ha reso noto che una delle piste dell’aeroporto, che si trova su un’isola artificiale, è completamente sommerso dall’acqua. All’interno dello scalo sono 3mila le persone bloccate. Oltre 700 i voli aerei cancellati a causa delle raffiche di vento che superavano i 200 chilometri all’ora. Ritardi e cancellazioni anche per i collegamenti ferroviari, interdetta l’autostrada nella regione del Kansai.

Avvisi ancora in vigore

Nonostante il tifone sembra dirigersi verso il Mar del Giappone e, di conseguenza, a perdere di potenza, restano in vigore, nelle regioni centro-occidentali dell’arcipelago del Giappone, gli avvisi di evacuazione.

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