Tokyo (LaPresse/AFP) – Il Giappone si prepara all’arrivo del tifone ‘Jebi’, che toccherà terra martedì sull’isola principale del paese con venti costanti fino a 252 km orari. Le autorità hanno avvertito del pericolo di onde anomale, inondazioni e frane, anche nelle aree già piegate da alluvioni devastanti quest’anno. L’agenzia meteorologica giapponese ha fatto sapere che il tifone colpirà la regione occidentale del Chugoku. Lì le precipitazioni record a luglio hanno scatenato alluvioni e frane. Uccidendo circa 220 persone nel peggiore disastro causato dal clima in Giappone negli ultimi decenni. I media locali hanno detto che il tifone si trova ancora a centinaia di chilometri dal Giappone nel Pacifico. Potrebbe essere la tempesta più forte di quest’anno. Jebi arriva dopo il tifone Cimaron, che si è abbattuto sul Giappone il 23 agosto interrompendo i collegamenti, ma con danni fortunatamente limitati.
Nei giorni scorsi grande preoccupazione per il tifone Cimaron
Un potente tifone, soprannominato ‘Cimaron’, si dirige verso la costa ovest del Giappone, facendo temere forti piogge e frane, in particolare nella regione già colpita a luglio dalle alluvioni. Disagi nel traffico ferroviario e oltre 100 voli sono stati annullati, perlopiù voli interni. “Mantenetevi in allerta e adottate tutte le misure necessarie”, ha avvertito il premier giapponese, Shinzo Abe, parlando ai membri dei governo e a ndiversi responsabili in una riunione di preparazione all’arrivo del ciclone. Abe ha chiesto alle autorità locali di non esitare a emettere ordini di evacuazione: a inizio luglio il governo era stato criticato per la sua gestione, ritenuta tardiva, della crisi dopo le piogge torrenziali e le frane che avevano provocato circa 220 morti.