PARIGI – Sono passati ormai due mesi dall’inizio della protesta dei gilet gialli, iniziata il 17 novembre scorso. Oggi è il decimo sabato di proteste, e il servizio d’ordine è stato quasi raddoppiato rispetto alla scorsa settimana. Una decisione maturata sulle basi della crescita della protesta, che sembra accogliere sempre più persone. Sabato scorso più di 80mila persone hanno manifestato nel Paese, gruppo in crescita di 50mila unità rispetto alla precedente settimana. Si tratta di cifre comunque inferiori alle centinaia di migliaia radunate a novembre e dicembre, momento in cui è iniziata la protesta.
Difese raddoppiate
Per cercare di arginare i danni della protesta, il servizio di difesa vuole comporre un grande anello giallo di 15 chilometri lungo le strade della capitale francese. E’ previsto anche un servizio d’ordine interno, con 90 uomini, 40 in più rispetto alla scorsa settimana. Il corteo principale partirà dall’Esplanade des Invalides di Parigi. Altre manifestazioni sono previste vicino agli Champs-Elysées e in Place de la République.
In quest’ultima piazza un gruppo di giornalisti si è riunito questa mattina per dire no alle violenze contro i media. Proteste dei gilet gialli sono previste, oltre che a Parigi, anche a Lione, Bordeaux, Lilla, Béziers e Tolosa.
Il clima di guerriglia
Il presidente francese Emmanuel Macron ha cercato di placare la protesta canalizzando un dibattito sui temi che fanno infuriare la classe media. La furia dei gilet gialli si sta in parte ridimensionando. A Parigi, alcuni protestanti, tra i quali Éric Drouet, una delle voci più note, si sono dati appuntamento a place des Invalides. L’obiettivo è arrivare a un milione di manifestanti nella Capitale e portare un fiore o una candela in omaggio alle persone uccise o ferite per la loro causa dall’inizio del movimento di protesta, che risale a due mesi fa.