ROMA – Lo scontro sull’asse Roma-Parigi è sempre più aspro e senza esclusione di colpi. A riaccendere la miccia, stavolta, è stato Luigi Di Maio: “Diffondete la mia lettera ai gilet gialli! Sappiamo cosa anima il vostro spirito e perché avete deciso di scendere in piazza per farvi sentire. In Francia, come in Italia, la politica è diventata sorda alle esigenze dei cittadini che sono stati tenuti fuori dalle decisioni più importanti che riguardano il popolo. Il grido che si alza forte dalle piazze francesi è in definitiva uno: ‘fateci partecipare!’. È lo stesso spirito che ha animato il MoVimento 5 Stelle e migliaia di italiani fin dal 4 ottobre del 2009, il giorno della nostra nascita. E da quel momento non ci siamo mai fermati”.
La lettera di Di Maio
Il vicepremier pentastellato conclude così la sua lettera: “Il MoVimento 5 Stelle è pronto a darvi il sostegno di cui avete bisogno. Come voi, anche noi, condanniamo con forza chi ha causato violenze durante le manifestazioni, ma sappiamo bene che il vostro movimento è pacifico. Possiamo mettere a vostra disposizione alcune funzioni del nostro sistema operativo per la democrazia diretta, Rousseau, per esempio call to action per organizzare gli eventi sul territorio o il sistema di voto per definire il programma elettorale e scegliere i candidati da presentare alle elezioni. E’ un sistema pensato per un movimento orizzontale e spontaneo come il vostro e saremmo felici se voleste utilizzarlo. Una nuova Europa sta nascendo. Quella dei gilet gialli, quella dei movimenti, quella della democrazia diretta. E’ una dura battaglia che possiamo combattere insieme. Ma voi, gilet gialli, non mollate!”.
Il mezzo distinguo di Salvini
Parole che hanno naturalmente scatenato polemiche. Il primo distinguo è arrivato dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “I gilet gialli? Tutto il sostegno possibile per i francesi che educatamente fanno presente al presidente che prima va a casa meglio è ma la violenza la condanno senza se e senza me. Un conto e protestare contro il caro benzina un conto e sfasciare vetrine”. Ancora più critica Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: “Grande dibattito nel governo sui gilet gialli francesi. E i ‘gilet gialli’ italiani? Cioè quei milioni di imprenditori, professionisti e partite Iva per i quali aumentano tasse e burocrazia, come la fatturazione elettronica? Perché non vi dedicate a quello che vi compete?”.
La replica piccata di Parigi
Non si è fatta attendere la replica di Parigi. Il ministro agli affari europei del governo di Emmanuel Macron, Nathalie Loiseau ha risposto: “La Francia si guarda bene dal dare lezioni all’Italia. Salvini e Di Maio imparino a fare pulizia in casa loro”. Tornando al dibattito italiano, invece, insorgono le opposizioni. Mara Carfagna di Forza Italia usa l’ironia: “Il governo di Luigi Di Maio aumenta le tasse in Italia per quasi 13 miliardi. I gilet gialli protestano in Francia contro l’aumento delle tasse. Luigi Di Maio offre il sostegno dell’M5s ai gilet gialli: trova l’errore”. Attacca a testa bassa il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: “Il vicepremier Di Maio per sfuggire alle polemiche sui disastri del governo e sulla vergogna per la nave SeaWatch, si inventa il sostegno ai gilet gialli d’oltralpe.. Chissà però se gli ha pure detto che se fossero in Italia, grazie al decreto sicurezza del governo Lega-M5S, sarebbero condannati nelle patrie galere fino a 6 anni”. Ennesima bufera.