Giògiò, in piazza per non dimenticare: “Un coraggioso in un mondo di vili”

Giovanbattista Cutolo

E’ passato un anno, ma più che dodici mesi a Daniela Di Maggio, mamma di Giovanbattista Cutolo (foto Lp), sembrano passati dodici secondi da quando suo figlio è stato brutalmente ucciso, senza una ragione, in piazza Municipio. Ma il tempo, per tutti gli altri, è passato e il 31 agosto ci sarà un raduno in ricordo del ragazzo, scomparso a 24 anni. Si terrà in piazza Municipio, alle 11,30, organizzato proprio da Daniela Di Maggio. Per ricordare. Per tenere accesa l’attenzione sul tema della violenza insensato che insanguina le città. Per dare voce a quel ragazzo d’oro che ha visto la sua vita finire senza motivo. Per l’occasione Daniela Di Maggio ha deciso di condividere una lettera intitolata proprio ‘12 secondi’, come quel tempo sospeso e indefinibile che la divide dal sorriso del figlio. “Caro Gio, amore di mamma, come stai? Spero bene tesoro. Menomale che nn hai assistito agli orrori di questo anno passato. Sono felice per te che tu nn abbia visto preti abusare di adolescenti, maestre picchiare i loro piccoli alunni, ragazzini scuoiare gatti, mamme lasciare morire la propria figlia in culla, mariti uccidere mogli, figli ammazzare i propri genitori e poi generazione di giovani perdersi nel buco nero dei telefonini vittime della loro depressione, dipendenti da droghe alcol, sesso, gioco d’azzardo. Per non parlare degli adulti completamente inghiottiti dall esaltazione comica del proprio ego e completamente schiavi di un cinismo coscienziale. Beato te che nn hai neanche visto le guerre, assurde guerre che hanno fatto a pezzi migliaia di bambini, e poi terremoti, catastrofi ambientali, finte felicità, politici corrotti. Ma soprattutto amore mio non hai visto il volto del tuo assassino”.

Daniela Di Maggio durante un corteo organizzato poche ore dopo l’omicidio del figlio

Un sasso che frantuma un brillante, scrive Daniela Di Maggio, che poi ricorda l’eredità di suo figlio, la sua musica, la bellezza, che va oltre la morte: “L’unica cosa degna di quest anno passato senza te è stata tutta la bellezza che hai generato intorno a te. Ti hanno dedicato aule, canzoni, poesie, disegni, concerti, borse di studio, panchine, alberi, standing ovation, teatri, brani di musica classica. Perfino il tuo nome e il corno ci siamo tatuati. Tu, medaglia d oro al valor civile ci hai insegnato a nn essere indifferenti, ci hai fatto capire il valore del coraggio in un mondo di vili”, continua mamma Daniela, che poi conclude la sua lettera al figlio citando Battiato: “Nessuno ti dimentica, perché sei un essere speciale e noi avremo cura di te”. Una lettera per tenere vivo un contatto, per continuare qualcosa che non si è davvero spezzato. Lo stesso senso che ha il raduno del 31. Non limitarsi a ricordare, ma a vivere ancora, a far vivere la bellezza e la musica di un ragazzo la cui morte è ancora una ferita aperta per tutta la città di Napoli.

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