Gioielliere pedinato e rapinato, poi i malviventi aprono il fuoco a Nola

197
Polizia a Nola

NOLA – Rientrava a casa, un gesto che ognuno di noi compie. Poi l’androne del palazzo di piazza Lago di Como in cui vive si è trasformato nel teatro di una rapina culminata con un colpo di pistola. Vittima dell’assalto, avvenuto sabato sera, un noto gioielliere del posto, seguito e rapinato dell’incasso della giornata. Un episodio di violenza criminale che ha scosso la comunità e provocato l’immediata reazione delle istituzioni. Secondo la ricostruzione fornita dalla vittima agli agenti del commissariato di polizia, l’agguato è scattato proprio mentre stava per varcare la soglia del suo palazzo. Due soggetti, con il volto verosimilmente celato, lo hanno avvicinato fulmineamente, il loro obiettivo: il
borsello contenente l’incasso e, presumibilmente, le chiavi del negozio, elemento che fa pensare a una premeditazione e una conoscenza delle sue abitudini.

Il gioielliere, con un coraggio quasi incosciente dettato dalla disperazione, ha opposto resistenza, un atto di reazione che ha innescato una sequenza ancora più drammatica. I banditi, sorpresi o forse decisi a non fallire il colpo, hanno risposto estraendo un’arma da fuoco. E’ in quel momento che l’incubo ha toccato il suo apice: almeno un colpo di pistola è stato esploso, non a scopo intimidatorio in aria, ma con una mira che ha mancato il bersaglio umano per conficcarsi nel battiscopa dell’androne. Una traccia di piombo nel muro, muta testimone di un destino sfiorato e un’escalation criminale che non teme di seminare il panico. Raccolto il borsello, i rapinatori sono fuggiti nel
buio, lasciando dietro di sé il rumore assordante dello sparo e il trauma di una vita messa a repentaglio. Far west al rione Stella.

La gravità dell’accaduto non è passata inosservata ai vertici istituzionali. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha subito acceso un faro sulla
vicenda, disponendo immediatamente l’intensificazione dei servizi di controllo e vigilanza in tutta l’area interessata da parte delle forze di polizia. Il gesto criminale, che ha oltrepassato la soglia della semplice rapina trasformandosi in un potenziale omicidio, sarà il tema centrale del prossimo comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, già convocato a Palazzo di Governo per la giornata di oggi. Una riunione al vertice per analizzare la situazione e coordinare una risposta più incisiva sul territorio. Sul caso indagano ora gli agenti del commissariato di polizia di Nola. L’analisi del proiettile conficcato nel muro e la ricerca di eventuali testimonianze o filmati di telecamere
di sicurezza saranno cruciali per identificare i malviventi e comprendere la provenienza dell’arma utilizzata. L’uso sconsiderato di una pistola
in un contesto urbano, per un bottino presumibilmente costituito dall’incasso di un giorno, solleva il velo sulla crescente audacia della criminalità predatoria, che non esita a mettere a repentaglio vite umane con freddezza disarmante. La città di Nola, stretta tra la solidarietà verso il commerciante e l’ansia per l’insicurezza, attende ora che la risposta dello Stato sia rapida e decisa.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome