La notizia dell’uccisione del giornalista statunitense Brent Renaud è “ovviamente scioccante e terrificante”, “mi consulterò con i colleghi e con gli ucraini per capire che cosa sia successo e poi di conseguenza per pesare ed attuare risposte adeguate”. Lo ha dichiarato il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, intervistato da ‘Face the Nation’ di Cbs News. “Ciò fa parte della sfacciata aggressione dei russi, che hanno preso di mira civili, ospedali, luoghi di culto e giornalisti. Gli Stati Uniti hanno lavorato duramente per far sì che la Russia ne risponda, imponendo le sanzioni di più ampia portata mai attuate e fornendo assistenza militare agli ucraini perché resistano all’avanzata russa. Ovviamente seguiremo questo ultimo sviluppo molto da vicino e risponderemo di conseguenza”, ha proseguito Sullivan.
15h37 – Media: “Ucciso a Irpin da fuoco russo giornalista del New York Times”
Il 51enne giornalista del New York Times, Brent Renaud, è morto oggi a Irpin in Ucraina. L’uomo sarebbe caduto sotto colpi di arma da fuoco sparati dall’esercito russo. Lo ha scritto su facebook Andriy Nebytov, capo della polizia della regione di Kiev. Lo riporta Ukrinform. “Gli occupanti stanno cinicamente uccidendo anche i giornalisti dei media internazionali che stanno cercando di mostrare la verità sulle atrocità delle truppe russe in Ucraina. Un corrispondente di 51 anni del New York Times è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco oggi a Irpin. Un altro giornalista è ferito”, le sue parole sul social media.
13h54 – Kiev: “Turchia e Israele possono mediare incontro Putin-Zelensky”
Le autorità ucraine mantengono i contatti con Israele e la Turchia in modo che agiscano da mediatori per l’organizzazione di eventuali negoziati tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Vladimir Zelensky. Lo ha detto alla tv Ucraina Mykhailo Podolyak consigliere del presidente ucraino. “Stiamo cercando un luogo dove sarebbe auspicabile tenere negoziati in termini di garanzie di sicurezza e, soprattutto, stiamo sviluppando un pacchetto di accordi che terrà conto delle posizioni dell’Ucraina”, le sue parole. “Non sono pronto a dire che sarà nel prossimo futuro, un giorno, due, tre, ci vorrà ancora un po’ di tempo. Ma cercheremo di farcela il prima possibile”, ha detto ancora Podolyak.
12h17 – Papa: “Mariupol città martire, barbarie uccisione di bambini e civili”
“Questa settimana la città che porta il nome di Maria, Mariupol, è diventata una città martire della guerra straziante che sta devastando l’Ucraina”. Così papa Francesco dopo l’Angelus definendo “barbarie l’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi”. ” Bisogna cessare l’inaccettabile aggressione armata prima che riduca le città a cimiteri. Davanti alla barbarie dell’uccisione di bambini, di innocenti e di civili inermi non ci sono ragioni strategiche che tengano”, ha affermato il Pontefice
12h14 – Kiev: “In base colpita vicino alla Polonia anche istruttori stranieri”
Nella base militare di Yavoriv vicina al confine con la Polonia attaccata dai russi ci sarebbero stati anche istruttori stranieri. Lo scrive su twitter Oleksii Reznikov, ministro della Difesa ucraino. “I russi hanno attaccato l’International Center for Peacekeeping&Security vicino a Leopoli dove lavorano anche istruttori stranieri – ha spiegato – è un attacco terroristico alla sicurezza ai confini dell’Europa. Serve fare qualcosa per fermare tutto questo. Chiudete il cielo!”, le sue parole.
11h52 – governatore Leopoli: “35 morti in attacco a Yavoriv”
E’ di 35 persone morte e 134 ferite il bilancio dell’attacco missilistico russo alla base aerea di Yavoriv. Lo ha riferito, come riporta Ukrinform, l’amministrazione militare regionale di Leopoli. “Alle 12 ora locale quasi tutti gli incendi sul sono stati spenti, tecnici di esplosivi e altri specialisti stanno ispezionando l’area, smantellando la maggior parte dei detriti – ha spiegato il governatore Maksym Kozytsky – purtroppo 35 persone sono morte a causa dei bombardamenti”.
09h44 Borrell: ‘no fly zone’ porterebbe alla terza guerra mondiale
“Stiamo facendo tutto il possibile dal punto di vista militare, facendo attenzione a non diffondere la guerra in altri paesi ed evitando uno scontro che potrebbe portare a un conflitto nucleare. Quando si chiede una no-fly zone, ciò implica di avere la capacità e la volontà di abbattere gli aerei russi che la violano. Sarebbe estendere il conflitto a una terza guerra mondiale ed è evidente che non vogliamo farlo. Ci muoviamo al limite di ciò che possiamo aiutare, senza entrare in una situazione di belligeranza e diventare parte del conflitto”. Lo dice l’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’Ue, Josep Borrell, in un intervista con ‘El Periodico’. “Le sanzioni non hanno la capacità di fermare la guerra dall’oggi al domani, ma hanno la capacità di indebolire l’economia russa e costeranno caro alla Russia. Abbiamo ancora il problema delle importazioni di energia, ma le ridurremo il più rapidamente possibile”, aggiunge.
09h35 Governatore Leopoli: 9 morti in attacco a base militare
Sarebbe di 9 morti e 57 feriti il bilancio dell’attacco russo sulla base militare di Yavoriv nei pressi di Leopoli e non lontana dal confine con la Polonia. A renderlo noto le autorità locali, citate da alcuni media. Contro la base sarebbero stato lanciati 30 razzi. Kiev ha confermato che alla base di Yavoriv, ‘International Center for Peacekeeping&Security’ lavorano anche istruttori stranieri.
09h25 Kiev: in base colpita vicino a Polonia anche istruttori stranieri
Nella base militare di Yavoriv vicina al confine con la Polonia attaccata dai russi ci sarebbero stati anche istruttori stranieri. Lo scrive su twitter Oleksii Reznikov, ministro della Difesa ucraino. “I russi hanno attaccato l’International Center for Peacekeeping&Security vicino a Leopoli dove lavorano anche istruttori stranieri – ha spiegato – è un attacco terroristico alla sicurezza ai confini dell’Europa. Serve fare qualcosa per fermare tutto questo. Chiudete il cielo”, le sue parole.
09h18 Schegge di proiettili colpiscono treno passeggeri, morto macchinista
Un treno passeggeri è stato colpito da detriti di proiettili a Brusyn nella regione di Donetsk. Lo rende noto il Kiev Indipendent. Il convoglio era diretto a Lyman per un’evacuazione di civili. Uno dei macchinisti è stato ucciso mentre un secondo è rimasto ferito.
09h10 Mosca, distrutte 3.687 infrastrutture militari Kiev
Dall’inizio del conflitto le forze armate russe hanno distrutto 3.687 infrastrutture militari dell’Ucraina. Lo ha annunciato il rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, il maggiore generale Igor Konashenkov. Lo riporta la Tass.
09h07 Gazprom: forniture gas attraverso territorio Kiev procedono regolari
Gazprom continua a fornire regolarmente gas russo per l’Europa attraverso il territorio dell’Ucraina. Lo ha detto il rappresentante ufficiale della holding Sergey Kupriyanov. Lo riporta la Tass.
09h05 Stoltenberg: la Russia potrebbe usare armi chimiche
“E’ possibile che la Russia possa pianificare operazioni con l’utilizzo di armi chimiche e questo sarebbe un crimine di guerra”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al Welt am Sonntag.
09h01 Jerusalem Post: Russia aperta a idea negoziati a Gerusalemme
La Russia sarebbe “disposta” all’idea di condurre negoziati con l’Ucraina a Gerusalemme, Lo dice il Jerusalem Post citando fonti diplomatiche dopo la telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro israeliano Naftali Bennett.
08h57 Trump: Putin non si fermerà, c’è rischio terza guerra mondiale
“Quanto sta accadendo potrebbe portare alla terza guerra mondiale. Vedo cosa sta succedendo, se pensate che Putin si fermerà, andrà sempre peggio. Non lo accetterà e non abbiamo nessuno con cui parlargli mentre con me avevate qualcuno che poteva farlo”. Lo ha detto l’ex presidente Usa, Donald Trump, nel corso di un comizio a Florence, nella Carolina del Sud. Lo riportano i media americani. “Nessuno è mai stato più duro di me con la Russia”, ha aggiunto.
08h54 Trump: con me Putin non avrebbe mai attaccato
“Se io fossi stato alla Casa Bianca la Russia non avrebbe mai attaccato l’Ucraina”. Lo ha detto l’ex presidente Usa, Donald Trump, nel corso di un comizio a Florence, nella Carolina del Sud. Lo riportano i media americani.
08h54 Consigliere Zelensky: no a referendum e ‘pseudo repubbliche’
“Sono assolutamente inutili le iniziative nelle città occupate del sud dell’Ucraina, come Kherson, Kakhovka, Henichesk, volte a tenere “referendum”, sessioni fittizie di consigli locali, distribuzione di passaporti. Le truppe russe lasceranno l’Ucraina, i collaborazionisti saranno perseguiti”. A scriverlo su Twiter è il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, dopo la notizia che le forze russe che hanno occupato la zona vorrebbero organizzare un referendum per creare una nuova repubblica separatista a Kherson, analoga a quelle di Donetsk e Lugansk.
08h44 Zelensky: con Putin la Russia precipiterà in violenza e povertà
“A seguito dell’attacco alla nostra terra, all’Ucraina, la leadership russa sta effettivamente trasformando il suo Stato in un analogo dei cosiddetti ‘DPR’ e ‘LPR’”, ossia le le Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, riconosciute da Mosca come stati indipendenti. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale alla nazione. La Russia si trasformerà “in una vasta area isolata dal resto del mondo dove regnerà la povertà, dove tutto sarà determinato solo dalla violenza e dove le persone fuggiranno come possono”.
07h25 Attacco russo contro base vicino a Leopoli e Polonia
Le forze russe hanno effettuato un attacco aereo su un poligono militare vicino a Leopoli, nell’Ucraina occidentale, espandendo la propria offensiva più vicino al confine con la Polonia. L’esercito russo domenica mattina ha sparato otto razzi contro il poligono militare di Yaroviv, 30 chilometri a nord-ovest di Leopoli, ha affermato l’amministrazione regionale di Leopoli, senza fornire alcun dettaglio su possibili vittime. Il poligono militare di Yaroviv, noto anche come Centro internazionale di mantenimento della pace e sicurezza di Yaroviv, si trova a 35 chilometri dal confine dell’Ucraina con la Polonia.
07h20 Russi colpiscono vicino a Kyiv e bloccano convogli umanitari
La Russia ha bombardato le città in tutta l’Ucraina, colpendo Mariupol nel sud, oltre alla periferia della capitale Kyiv. A Mariupol, che ha subito alcune delle peggiori incursioni dall’invasione russa, gli sforzi per portare cibo, acqua e medicine nella città portuale di 430.000 abitanti e per evacuare i civili, sono stati impediti da attacchi incessanti. Più di 1.500 persone sono morte a Mariupol durante l’assedio, secondo l’ufficio del sindaco, e il bombardamento ha persino interrotto i tentativi di seppellire i morti in fosse comuni. Nel frattempo, i colloqui volti a raggiungere un cessate il fuoco sono falliti e, mentre gli Stati Uniti hanno annunciato l’intenzione di fornire altri 200 milioni di dollari all’Ucraina per le armi, un alto diplomatico russo ha avvertito che Mosca potrebbe attaccare le spedizioni straniere di equipaggiamento militare.
00h00 Sostituito sindaco di Melitopol rapito
Un nuovo sindaco si è insediato nella città ucraina di Melitopol, che è sotto il controllo militare russo, dopo che il primo cittadino eletto, Ivan Fedorov, è stato arrestato venerdì da uomini armati, rapito e accusato di reati di terrorismo dall’ufficio del procuratore per la regione separatista di Luhansk, sostenuta dalla Russia. La sindaca che è appena entrata in carica è Galina Danilchenko ed è un’ex consigliera comunale. Lo fa sapere l’amministrazione regionale di Zaporozhye, stando a quanto riporta la Cnn. Danilchenko, che non è stata eletta dal popolo, è stata presentata come sindaca ad interim dalla tv locale, riferisce la nota. In una dichiarazione televisiva, pubblicata dall’amministrazione su Telegram, Danilchenko ha affermato che il suo “compito principale è prendere tutte le misure necessarie per riportare la città alla normalità”.
LaPresse