Giornata alimentazione, Mattarella: “Rendere sistemi più sostenibili”

"Fattori ormai divenuti sistemici, quali i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità - aggravati dalla pandemia e dalla crisi finanziaria - stanno rendendo sempre più difficoltoso il cammino della comunità internazionale verso l'obiettivo "fame zero".

Foto Francesco Ammendola / Ufficio Stampa Quirinale / LaPresse in foto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

“Fattori ormai divenuti sistemici, quali i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità – aggravati dalla pandemia e dalla crisi finanziaria – stanno rendendo sempre più difficoltoso il cammino della comunità internazionale verso l’obiettivo “fame zero”. Ad essi si è aggiunta l’aggressione russa all’Ucraina, con drammatiche conseguenze in termini di insicurezza alimentare”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. “Senza un equo accesso al cibo è impossibile garantire a milioni di abitanti del pianeta – soprattutto quelli che vivono nei paesi più poveri – una vita sana, un’istruzione di quallità, opportunità di crescita sociale ed economica. In tali condizioni si trova una persona su dieci nel mondo”, aggiunge.

“Rispetto a queste sfide l’Italia resta in prima linea, al livello globale e nell’area del Mediterraneo, per cercare soluzioni adeguate alle crisi dell’oggi e per affrontare obiettivi di lungo termine. Occorre lavorare per rendere i sistemi alimentari più resilienti e sostenibili. Soltanto un multilateralismo efficace ci consentirà di raggiungere un traguardo così complesso e ambizioso”, prosegue Mattarella.

“Prezioso in questo contesto è il ruolo delle Agenzie del Polo Romano delle Nazioni Unite e, in coincidenza con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, desidero ribadire la considerazione che l’Italia nutre nei confronti della loro azione – conclude – A quanti si adoperano quotidianamente per far sì che a tutti sia garantito l’accesso al cibo giunga l’espressione della gratitudine della Repubblica Italiana”.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome