Giovane detenuto di Secondigliano si scaglia contro un recluso all’Ipm

Violenza dietro le sbarre. Stavolta non è napoletana la struttura, bensì uno dei protagonisti. Giornata ad alta tensione nell’Ipm per minorenni di Airola, nel Beneventano, dove un litigio interrazziale tra detenuti avrebbe potuto avere nefaste conseguenze se l’intervento della Polizia Penitenziaria non fosse stato immediato, tempestivo e risolutivo. Protagonista un giovane detenuto di Secondigliano. Ne danno notizia Sabatino De Rosa e Vincenzo Pascale, rispettivamente vicecoordinatore regionale campano per il settore minorile e delegato provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

“Nei locali dedicati alla consumazione del vitto, un minorenne napoletano, non nuovo a questi comportamenti, ha aggredito un detenuto straniero per futili motivi. Tutti gli altri ristretti presenti in sala sono balzati in piedi, pronti ad intervenire ed a schierarsi per l’uno o l’altro se fosse immediatamente intervenuta la polizia penitenziaria a sedare l’aggressione e allontanare immediatamente i promotori. Una situazione pericolosissima, stemperata grazie al pronto intervento dei baschi azzurri ai quali va il nostro plauso”.

I sindacalisti tornano a segnalare “le gravi carenze strutturali che affliggono il carcere minorile, dove in una sola settimana si sono registrate numerose perdite di acqua dai solai in vari punti dell’istituto. In particolare, c’è stata segnalata quella presso l’area trattamentale, dove detenuti, agenti e docenti lavorano e trascorrono la maggior parte della giornata e dove viene messa continuamente a rischio la loro incolumità. Proprio per questo una docente si è rifiutata di svolgere lezione in un’aula dove l’infiltrazione d’acqua attraversava il quadro elettrico”.

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