Giovanna Tessitore: l’atleta che ha la corsa nel Dna

CASERTA – Oggi abbiamo l’onore di incontrare Giovanna Tessitore, un’atleta di grande talento e determinazione che ha lasciato un segno indelebile nell’atletica italiana. Fin da giovane, Giovanna ha dimostrato una passione innata per la corsa, iniziando a correre all’età di nove anni sotto l’influenza del fratello. Questo amore per lo sport l’ha portata a diventare una figura prominente nell’atletica, con una carriera che include la partecipazione a competizioni nazionali e internazionali, oltre a numerosi titoli vinti. Nonostante le molteplici sfide della vita quotidiana, inclusi gli impegni come madre di due figli e il suo lavoro come broker assicurativo, Giovanna ha sempre trovato il tempo per coltivare la sua passione. La sua storia è un esempio di come la dedizione e l’amore per lo sport possano convivere con le responsabilità familiari e professionali. Dopo una pausa significativa, Giovanna è tornata a competere, dimostrando che la passione per la corsa non ha età. Oltre a riprendere le gare, ha anche intrapreso un nuovo ruolo come speaker nelle competizioni e ha ottenuto la qualifica di istruttrice Fidal, condividendo la sua esperienza e conoscenza con altri atleti. In questa intervista, Giovanna ci racconta le tappe più significative del suo percorso, le sfide che ha affrontato lungo il cammino e i messaggi di ispirazione che vuole condividere con tutti coloro che desiderano intraprendere il cammino della corsa. La sua storia è un viaggio di dedizione, successo e amore per lo sport, che dimostra come la passione possa essere una fonte inesauribile di energia e motivazione.

Giovanna, sei un’atleta con una carriera straordinaria, una speaker, una madre e un broker assicurativo. Da dove nasce la tua passione per la corsa?

La mia passione per la corsa è nata quasi per caso, ma è diventata una parte fondamentale della mia vita. Ho iniziato a correre all’età di nove anni, ispirata da mio fratello maggiore. Vedevo quanto si divertiva a correre e ho voluto provare anch’io. Ricordo che lui mi seguiva in bici mentre io mi allenavo. Da lì, è stato un crescendo di entusiasmo e impegno.

Quindi, la tua carriera nell’atletica è iniziata molto presto. Come hai sviluppato le tue capacità?

Sì, ho iniziato a competere da giovanissima, allenata da Tonino Andreozzi, che oggi è un tecnico della Fidal. Ho vinto i miei primi titoli ai Giochi della Gioventù in una gara campestre. Mi allenavo duramente su un percorso cittadino, e grazie al supporto di Andreozzi, ho indossato per dieci volte la canotta dell’Italia nelle categorie Cadetti, Allievi e Juniores. E’ stato un periodo meraviglioso, pieno di sfide e soddisfazioni.

Qual è stato il momento più memorabile della tua carriera da atleta?

Ce ne sono stati tanti, ma uno dei momenti più memorabili è stato quando, a sedici anni, sono stata convocata da Renato Canova della Fidal per partecipare ai campionati a Barcellona come quinta atleta della staffetta. Ero l’unica minorenne della squadra azzurra. Prima della partenza, l’allenatore mi chiese di mantenere la posizione della mia compagna di squadra al cambio, e sono riuscita a farlo. E’ stato incredibile sentire l’orgoglio di rappresentare il mio paese a quell’età.

Dopo una pausa nella tua carriera, sei tornata a correre. Cosa ti ha spinto a riprendere?

La corsa è sempre stata nel mio cuore. Anche dopo essermi sposata e aver avuto figli, sentivo il bisogno di tornare a correre. Dopo 25 anni di stop, nel 2015 ho deciso di rimettere le scarpette e ricominciare ad allenarmi. Era un desiderio irrefrenabile di sentirmi di nuovo viva e in forma. Nel 2018 ho partecipato alla mia prima gara dopo tanto tempo, una dieci chilometri che ho completato in 40 minuti. Poi è arrivata l’Half Marathon Roma-Ostia, dove ho chiuso in un’ora e 30 minuti.

Oltre alla corsa, hai iniziato una carriera come speaker e istruttore. Come è avvenuto questo passaggio?

Dopo alcuni infortuni che mi hanno tenuta lontana dalle competizioni, ho deciso di restare comunque vicino all’atletica. Così, nel 2021 ho iniziato la mia carriera come speaker. La mia prima gara è stata al Real Sito di Carditello, ed è stato fantastico poter commentare con passione e competenza le gare. Quest’anno ho anche conseguito il patentino di istruttore Fidal di primo livello. È una passione che mi permette di restare nel mondo che amo e di condividere la mia esperienza con altri atleti.

Che messaggio vuoi dare alle donne che vogliono iniziare a correre ma pensano di non avere tempo?

Giovanna Tessitore: Il mio messaggio è semplice: “Volere è potere”. La corsa ti rende forte d’animo, ti dà una carica di adrenalina e ti fa sentire bene sia fisicamente che mentalmente. Non è solo uno sport, è uno stile di vita. Indossate le scarpette e iniziate a correre, anche pochi minuti al giorno possono fare la differenza. La corsa è vita.

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