Giro d’Italia, domani al via da Bologna

BOLOGNA – Pronti via. Parte domani da Bologna il Giro d’Italia 2019, edizione numero 102.: 3578 chilometri di cui 59 a cronometro, per 21 tappe totali. Sarà come sempre un percorso duro, anche se le frazioni decisive di montagna sono racchiuse praticamente tutta nella seconda parte del Giro. Probabile, quindi, che gli scalatori non entrino in azione fino alla 13esima tappa, quella che va da Pinerolo al Lago Serrù.

Salite e cronometro le cartina al tornasole

Nove le frazioni con chilometraggio superiore ai 200 chilometri. Per quanto riguarda la classifica generale, si preannuncia battaglia, avrà la meglio chi è capace di andare forte in montagna ma anche a cronometro, considerando anche i 17 chilometri di corsa contro il tempo alla ventunesima e ultima tappa, quella che si concluderà a Verona. Per gli scalatori saranno 7 gli arrivi in salita.

Le tappe trappola

Le cronometro di Bologna già potrebbe dare i primi verdetti. Un percorso breve ma difficile. La cronometro di San Marino (tappa 9, domenica 19 maggio) è il primo spartiacque. Così come l’arrivo a Courmayeur dopo le ascese di Verrogne e San Carlo (tappa 14, sabato 25 maggio, il giorno dopo il Lago Serrù) può essere l’occasione per capire chi non potrà vincere il Giro (anche se Froome, lo scorso anno, ha insegnato a non dare mai nulla per scontato).

Ponte di Legno, Gavia e Mortirolo da brividi

Cerchio rosso sul tappone di Ponte di Legno (martedì 28 maggio): da scalare in sequenza i terribili Gavia e Mortirolo, nascondersi sarà impossibile. E non si potrà giocare a carte coperte sull’arrivo al Croce d’Aune, sabato 1 giugno (tappa 20), ultima occasione per gli scalatori prima della cronometro finale di Verona (domenica 2 giugno). Se la montagna ancora non avrà emesso verdetti, sarà qui, contro il tempo, che si deciderà il Giro d’Italia 2019.

La cronometro di domani

Bologna-San Luca, 8 chilometri contro il tempo. Meno lunga di una cronometro normale ma più lunga di un cronoprologo. La particolarità è che si arriverà in cima al Santuario di San Luca, quindi con gli ultimi due chilometri in salita e con pendenze massime del 16%.

I favoriti

Cronometro non adattissima agli specialisti, in questo caso Roglic potrebbe essere uno dei favoriti assieme a Dumoulin. Occhio ai giovani Gheoghegan e Sivakov.



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