GIUGLIANO – Una triste e drammatica vicenda ha scosso la comunità di Qualiano, lasciando un segno profondo nel tessuto sociale della zona. Una cameriera saltuaria di 35 anni, C. L., residente a Giugliano, è stata brutalmente aggredita da un gruppo di avventori presso il “Caffè Break” di Qualiano. L’episodio si è verificato intorno alle 23.15, proprio all’orario di chiusura del locale, in un momento che avrebbe dovuto segnare la fine di una giornata di lavoro, ma che si è trasformato in un incubo per la giovane donna. Secondo quanto riferito dalla vittima nella denuncia presentata inizialmente al commissariato di Giugliano e poi integrata presso la caserma dei carabinieri, l’intera sequenza degli eventi è scaturita da una banale, ma fatale, discussione. La 35enne e una sua collega di lavoro avrebbero iniziato a discutere animatamente a causa del ritardo nella chiusura dell’attività. Erano ormai trascorsi più di trenta minuti dall’orario previsto per chiudere, e alcuni clienti erano ancora seduti ai tavolini all’esterno del locale, intenti a consumare. C. L., stanca per il turno e consapevole che la giornata si stava allungando oltre il previsto, ha suggerito di chiedere gentilmente ai clienti se fosse possibile spostare i tavoli all’interno mentre terminavano le loro consumazioni, sperando di velocizzare le operazioni di chiusura. La collega, però, si è opposta con fermezza, ribadendo che i clienti non dovevano essere disturbati. Questo gesto ha provocato un clima di tensione che è sfociato in un’escalation di eventi sempre più drammatici. Decisa a non subire ulteriori ritardi, la 35enne ha preso l’iniziativa e si è avvicinata ai clienti con tono cortese, cercando di spiegare la situazione. Tuttavia, l’intervento della collega, che ha invitato gli avventori a non preoccuparsi e a consumare con calma, ha scatenato una reazione inaspettata. E’ a quel punto che la situazione è degenerata: il gruppo di uomini, composto da sei o sette persone sui quarant’anni, ha iniziato a rivolgere insulti volgari e pesanti alla cameriera. Le parole si sono presto trasformate in violenza fisica, con la 35enne che ha raccontato di essere stata presa a schiaffi, pugni e calci, in una furia cieca e brutale. Nonostante la paura e il dolore per i colpi subiti, la vittima è riuscita a divincolarsi e ha tentato di allontanarsi dirigendosi verso la sua auto, ma l’aggressione non era ancora finita. Uno degli uomini l’ha seguita e l’ha colpita nuovamente con un pugno al volto, ferendola gravemente all’occhio destro. Solo l’intervento di un cittadino extracomunitario, che si trovava nei pressi del locale, è riuscito a interrompere l’aggressione, spaventando gli assalitori e mettendoli in fuga. Un gesto di solidarietà che potrebbe aver salvato la donna da conseguenze ancora peggiori. C. L., dolorante e sotto choc, ha trovato la forza di salire in macchina e allontanarsi. Subito dopo, ha chiamato il 112, raccontando tra le lacrime quanto accaduto. Una pattuglia dei carabinieri di Giugliano è giunta sul posto in tempi rapidi e ha raccolto la testimonianza della vittima, accompagnandola al pronto soccorso dell’ospedale “San Giuliano” di Giugliano. Qui, i medici le hanno prestato le prime cure, diagnosticando una prognosi di cinque giorni. Nonostante ciò, la 35enne, temendo per le sue condizioni, si è poi recata al pronto soccorso del “Cardarelli” di Napoli per un’ulteriore visita, e i sanitari le hanno esteso la prognosi a dieci giorni. L’episodio ha generato sconcerto nella comunità, e le autorità hanno avviato un’indagine per fare chiarezza sui fatti. La vittima ha specificato che al momento dell’aggressione il proprietario del locale era assente, un dettaglio che potrebbe essere rilevante per le indagini. Intanto, gli inquirenti stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sicurezza presenti in zona, che potrebbero rivelarsi decisive per identificare i responsabili di questa brutale aggressione. Le forze dell’ordine stanno lavorando senza sosta per assicurare i colpevoli alla giustizia, mentre il caso solleva interrogativi sulla sicurezza nei luoghi pubblici e sulle difficoltà quotidiane che affrontano i lavoratori del settore della ristorazione. La vicenda ha messo in luce una realtà fatta di sacrifici e di situazioni stressanti, che in questo caso hanno avuto un epilogo drammaticamente violento. La comunità di Qualiano rimane scossa, mentre si attendono sviluppi da parte degli investigatori.