Sono stati già scarcerati, dalla Corte di Assise di Appello di Napoli, i luogotenenti del clan Mallardo, cosca egemone sul territorio di Giugliano e parte integrante dell’Alleanza di Secondigliano. Francesco Napolitano e Michele Olimpio, quest’ultimo ritenuto reggente del gruppo criminale per anni, sono tornati in libertà.
La decisione si fonda sulla perdita di efficacia della misura cautelare, con conseguente applicazione del divieto di dimora in Campania alla luce della ritenuta estrema pericolosità, derivante dall’annullamento della condanna all’ergastolo decisa nella giornata di martedì dalla Cassazione che ha accolto i ricorsi presentati dagli avvocati Dario Vannetiello, Celestino Gentile, Antonio e Giuliano Russo.
A Napolitano era stato contestato di essere il mandante dell’uccisione – per motivi di epurazione interna al clan – di Mario Di Lorenzo, omicidio avvenuto il 12 ottobre 1996, a Giugliano, per mano di Michele Olimpio e di Filippo Caracallo, quest’ultimo divenuto collaboratore di giustizia e principale fonte di prova a carico di Napolitano