Roma, 13 nov. (LaPresse) – “Si può essere poveri per mille ragioni, ma non ce n’è una che possa giustificare la rinuncia a curarsi per mancanza di risorse. Eppure, questo in Italia succede ancora per tanti cittadini e tante famiglie. I dati forniti dalla Fondazione Banco Farmaceutico ci dicono che quest’anno – per 539mila poveri assoluti – è andata così. Tredici milioni di persone hanno limitato le spese per visite e accertamenti; chi sta economicamente peggio spende per la salute un quinto rispetto a chi sta economicamente meglio, ma spende anche più soldi in farmaci perché fa meno prevenzione. E’ un triste paradosso al quale la donazione del farmaco cerca di dare una risposta concreta. Donare è un grande gesto di altruismo e di amore verso il prossimo. Il Ssn italiano è un’eccellenza: politica e istituzioni devono fare la loro parte affinché la cultura della donazione sia presente 365 giorni l’anno per aiutare e alleviare tante persone che vivono ancora nella sofferenza.
dunque
Occorre dunque favorire la sinergia tra pubblico-privato e Terzo settore e avviare una campagna di sensibilizzazione su un uso sempre più appropriato nell’acquisto dei farmaci da parte dei cittadini. La professionalità e la disponibilità dei farmacisti gioca un ruolo fondamentale nella verifica e nella raccolta dei farmaci validi. Il Veneto è nella classifica virtuosa della generosità. Nel 2018, 427 farmacie hanno aderito all’iniziativa, nel 2017 erano 403″. Così la deputata della Lega Arianna Lazzarini, Segretario della Commissione Affari sociali della Camera, a margine della presentazione del “Rapporto 2018 – Donare per curare: Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci” presentato oggi a Roma.
